Zebeta

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Zebeta: Controllo Efficace della Pressione e Protezione Cardiaca

Zebeta (bisoprololo) è un beta-bloccante selettivo di ultima generazione, progettato per il trattamento dell’ipertensione arteriosa e dell’insufficienza cardiaca cronica stabile. La sua selettività per i recettori beta-1 cardiaci garantisce un profilo terapeutico ottimizzato, riducendo gli effetti collaterali tipici dei beta-bloccanti non selettivi. Grazie al suo meccanismo d’azione mirato, Zebeta offre un controllo stabile della pressione arteriosa e una protezione cardiaca completa, migliorando la qualità di vita dei pazienti. La posologia una volta al giorno ne facilita l’aderenza terapeutica, elemento cruciale nel management delle patologie cardiovascolari croniche.

Caratteristiche

  • Principio attivo: Bisoprololo emifumarato
  • Classe terapeutica: Beta-bloccante cardioselettivo
  • Biodisponibilità: circa 90%
  • Emivita: 10-12 ore
  • Metabolismo: epatico (50%) e renale (50%)
  • Escrezione: urinaria (50%) e fecale (50%)
  • Legame proteico: circa 30%
  • Forme farmaceutiche: compresse da 1,25 mg, 2,5 mg, 5 mg, 10 mg
  • Registrazione: AIFA con nota 13 e 47

Benefici

  • Riduzione significativa della pressione arteriosa sistolica e diastolica
  • Protezione cardiaca attraverso la diminuzione della frequenza cardiaca e della contrattilità miocardica
  • Miglioramento della perfusione coronarica e riduzione del consumo di ossigeno miocardico
  • Prevenzione delle complicanze cardiovascolari a lungo termine
  • Migliore tollerabilità rispetto ai beta-bloccanti non selettivi
  • Compliance ottimizzata grazie al dosaggio monoquotidiano

Utilizzo Comune

Zebeta trova indicazione primaria nel trattamento dell’ipertensione arteriosa essenziale, sia in monoterapia che in associazione con altri antipertensivi. È particolarmente indicato in pazienti con ipertensione associata a tachicardia, angina pectoris o precedente infarto miocardico. Nell’insufficienza cardiaca cronica stabile (classe NYHA II-III), viene utilizzato in combinazione con la terapia standard (ACE-inibitori, diuretici) per migliorare la frazione di eiezione e ridurre il rischio di ospedalizzazione.

Posologia e Somministrazione

Ipertensione arteriosa:
Dose iniziale: 2,5-5 mg una volta al giorno
Dose di mantenimento: 5-10 mg una volta al giorno
Dose massima: 20 mg al giorno (in casi selezionati)

Insufficienza cardiaca cronica:
Dose iniziale: 1,25 mg una volta al giorno
Incremento graduale: raddoppio della dose ogni 2-4 settimane
Dose di mantenimento: 10 mg una volta al giorno (se tollerata)

La somministrazione avviene per via orale, preferibilmente al mattino, con o senza cibo. Nei pazienti anziani o con insufficienza epatica/renale, è necessario un aggiustamento posologico. L’inizio del trattamento richiede monitoraggio stretto della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa.

Precauzioni

  • Monitorare periodicamente la funzione renale ed epatica
  • Valutare la frequenza cardiaca prima di ogni incremento posologico
  • Evitare l’interruzione brusca del trattamento (rischio di rebound ipertensivo)
  • Cautela in pazienti con diabete mellito (può mascherare i sintomi dell’ipoglicemia)
  • Attenzione in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) lieve-moderata
  • Considerare la riduzione della dose in caso di bradicardia sintomatica
  • Monitorare lo stato mentale in pazienti anziani o con deterioramento cognitivo

Controindicazioni

  • Shock cardiogeno
  • Scompenso cardiaco scompensato
  • Blocco atrioventricolare di II o III grado senza pacemaker
  • Sindrome del seno malato
  • Bradicardia sintomatica (FC < 50 bpm)
  • Ipotensione grave (PAS < 90 mmHg)
  • Asma bronchiale grave o BPCO severa
  • Feocromocitoma non trattato
  • Acidosi metabolica
  • Ipersensibilità accertata al bisoprololo o eccipienti

Possibili Effetti Collaterali

Comuni (1-10%):

  • Astenia e affaticamento
  • Bradicardia
  • Capogiri e vertigini
  • Estremità fredde
  • Nausea lieve
  • Disturbi del sonno

Rari (<1%):

  • Depressione
  • Allucinazioni
  • Impotenza
  • Peggioramento della claudicatio intermittens
  • Broncospasmo in pazienti predisposti
  • Alterazioni della conduzione cardiaca

Molto rari (<0,1%):

  • Sindrome di Raynaud
  • Alopecia
  • Psoriasi
  • Trombocitopenia
  • Eruzioni cutanee

Interazioni Farmacologiche

Interazioni maggiori:

  • Calcio-antagonisti non diidropiridinici (verapamil, diltiazem): sinergia negativa su conduzione e contrattilità
  • Antiaritmici di classe I (chinidina, disopiramide): aumento del rischio di bradiaritmie
  • Digossina: potenziamento dell’effetto bradicardizzante
  • Insulina e sulfoniluree: mascheramento dei sintomi ipoglicemici

Interazioni moderate:

  • FANS: riduzione dell’effetto antipertensivo
  • Clonidina: rischio di rebound ipertensivo
  • Antidepressivi triciclici: riduzione dell’effetto antipertensivo

Interazioni minori:

  • Barbiturici: aumento del metabolismo del bisoprololo
  • Rifampicina: diminuzione delle concentrazioni plasmatiche

Dose Dimenticata

Se la dose viene dimenticata, assumere non appena possibile, a meno che non sia quasi l’ora della dose successiva. In questo caso, saltare la dose dimenticata e continuare con il regime posologico regolare. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. Monitorare la pressione arteriosa in caso di ritardo significativo nell’assunzione.

Sovradosaggio

Sintomi:

  • Bradicardia grave (FC < 40 bpm)
  • Ipotensione severa
  • Broncospasmo
  • Scompenso cardiaco acuto
  • Ipoglicemia
  • Coma

Trattamento:

  • Monitoraggio continuo ECG e pressione arteriosa
  • Atropina EV per bradicardia
  • Glucagone per ipoglicemia
  • Beta-agonisti per broncospasmo
  • Supporto inotropo in caso di scompenso
  • Emodialisi non efficace (alto legame proteico)

Conservazione

Conservare a temperatura ambiente (15-30°C) in luogo asciutto, al riparo dalla luce e dall’umidità. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione. Le compresse devono essere conservate nella confezione originale.

Avvertenza

Zebeta è un farmaco soggetto a prescrizione medica. Le informazioni fornite hanno scopo informativo e non sostituiscono il parere del medico curante. Il trattamento deve essere instaurato e monitorato da personale medico qualificato. Non modificare la posologia senza consultare il medico. In gravidanza e allattamento utilizzare solo se strettamente necessario e sotto stretto controllo medico.

Recensioni

“Dopo anni di tentativi con diversi antipertensivi, Zebeta ha finalmente stabilizzato la mia pressione senza causare gli effetti collaterali debilitanti degli altri farmaci. Il controllo della frequenza cardiaca ha migliorato significativamente la mia qualità di vita.” - Mario R., 68 anni

“Utilizzo Zebeta da 3 anni per insufficienza cardiaca. La titolazione graduale ha permesso un ottimo controllo dei sintomi senza episodi di scompenso. L’unica compresa al giorno facilita molto la gestione della terapia complessa.” - Lucia B., 72 anni

“Come cardiologo, apprezzo il profilo farmacologico di Zebeta: la selettività beta-1 riduce significativamente i problemi respiratori nei pazienti con comorbidità polmonari. L’emivita lunga garantisce una copertura stabile delle 24 ore.” - Dott. Giovanni M., Cardiologo