Zantac

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Zantac: Sollievo Rapido e Duraturo dall'Acidità di Stomaco

Zantac rappresenta un punto di riferimento nel trattamento dei disturbi gastrici correlati all’acidità. Appartenente alla classe degli antagonisti dei recettori H2 dell’istamina, agisce riducendo in modo significativo la produzione di acido cloridrico a livello gastrico. La sua efficacia clinicamente dimostrata e il profilo di sicurezza consolidato lo rendono una scelta terapeutica primaria per medici e pazienti. Questo farmaco offre un approccio mirato al controllo dei sintomi, promuovendo la riparazione della mucosa esofagea e gastrica e migliorando la qualità della vita.

Caratteristiche Principali

  • Principio attivo: Ranitidina cloridrato
  • Meccanismo d’azione: Antagonista selettivo dei recettori H2 dell’istamina a livello delle cellule parietali gastriche
  • Formulazioni disponibili: Compresse rivestite, compresse effervescenti, sciroppo e soluzione iniettabile
  • Inizio d’azione: Entro 1-3 ore dalla somministrazione orale
  • Durata d’azione: Fino a 12 ore per le formulazioni standard
  • Biodisponibilità: Circa 50% per via orale (effetto di primo passaggio moderato)

Benefici Terapeutici

  • Riduzione rapida e prolungata della secrezione acida gastrica basale e stimolata
  • Sollievo sintomatico duraturo dal bruciore e dal dolore retrosternale
  • Promozione della guarigione delle lesioni erosive esofagee e gastriche
  • Prevenzione efficace delle recidive sintomatiche nei disturbi cronici
  • Miglioramento significativo della qualità del sonno nei pazienti con sintomi notturni
  • Profilo di sicurezza favorevole con minimo impatto sul sistema citocromo P450

Indicazioni d’Uso Principali

Zantac è indicato per il trattamento sintomatico e la prevenzione di molteplici condizioni gastroenterologiche. Le principali includono la malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) in fase erosiva e non erosiva, l’ulcera gastrica e duodenale in fase acuta e di mantenimento, la dispepsia iperacida e l’ipersecrezione acida patologica (sindrome di Zollinger-Ellison). Trova inoltre impiego nella profilassi dell’aspirazione di contenuto acido gastrico durante anestesia generale (sindrome di Mendelson) e nel trattamento complementare di esofagiti da reflusso.

Posologia e Modalità d’Uso

La posologia di Zantac deve essere individualizzata in base alla condizione clinica, alla gravità dei sintomi e alla risposta del paziente. Per il trattamento dell’ulcera duodenale attiva: 150 mg due volte al giorno o 300 mg una volta alla sera per 4-8 settimane. Per la MRGE: 150 mg due volte al giorno per 6-12 settimane. Per la profilassi delle recidive ulcerose: 150 mg alla sera. Le compresse devono essere deglutite intere con acqua, preferibilmente prima dei pasti. La formulazione effervescente va sciolta in un bicchiere d’acqua (150-200 ml) prima dell’assunzione. Nei pazienti con insufficienza renale (clearance della creatinina <50 ml/min) è necessaria una riduzione del dosaggio.

Precauzioni d’Uso

Prima di iniziare il trattamento con Zantac, è essenziale escludere la presenza di neoplasie maligne gastriche, poiché la soppressione dell’acidità può mascherare i sintomi e ritardare la diagnosi. Nei pazienti anziani e in quelli con compromissione della funzionalità epatica o renale è raccomandato un attento monitoraggio dei parametri ematochimici. L’uso prolungato (>12 mesi) può associarsi a modeste aumentazioni dei valori di transaminasi e della creatinina sierica. Durante la terapia è consigliabile evitare il consumo di alcol e cibi che possano peggiorare i sintomi da reflusso.

Controindicazioni

Zantac è controindicato in pazienti con ipersensibilità nota al principio attivo ranitidina o ad altri antagonisti H2, nonché in caso di porfiria acuta intermittente. L’uso è sconsigliato durante la gravidanza, specialmente nel primo trimestre, se non strettamente necessario e sotto diretto controllo medico. L’allattamento al seno durante il trattamento richiede una valutazione rischio-beneficio, poiché la ranitidina viene escreta nel latte materno. L’impiego in pazienti con grave insufficienza epatica richiede particolare cautela.

Possibili Effetti Collaterali

Gli effetti avversi di Zantac sono generalmente lievi e transitori. I più comuni includono cefalea (3-5% dei casi), stipsi o diarrea (1-2%), nausea e vomito. Raramente (<1%) sono stati segnalati aumento delle transaminasi, reazioni cutanee eritematose, vertigini e sonnolenza. Molto raramente sono possibili alterazioni ematologiche (leucopenia, trombocitopenia), reazioni anafilattiche, disturbi della conduzione cardiaca e ginecomastia reversibile. La maggior parte di questi effetti si risolve spontaneamente con la continuazione della terapia o con la sospensione del farmaco.

Interazioni Farmacologiche

Zantac può influenzare l’assorbimento di farmaci che richiedono ambiente acido per la dissoluzione, come ketoconazolo, itraconazolo e sali ferrosi, riducendone la biodisponibilità. L’aumento del pH gastrico può modificare l’assorbimento di digossina e di alcuni β-bloccanti. Sono possibili interazioni con warfarin (monitorare INR), fenitoina e teofillina (aumento dei livelli plasmatici). L’associazione con antiacidi non compromette significativamente l’assorbimento della ranitidina, ma è consigliabile distanziare le somministrazioni di almeno 2 ore.

Dimenticanza della Dose

In caso di dimenticanza di una dose, assumere Zantac non appena possibile, a meno che non sia quasi il momento della dose successiva. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. La regolarità nell’assunzione è importante per mantenere un’adeguata soppressione acida, particolarmente nei pazienti con malattia erosiva. Se si dimenticano frequentemente le dosi, considerare l’uso di formulazioni a singola somministrazione giornaliera o impostare promemoria per ottimizzare l’aderenza terapeutica.

Sovradosaggio

In caso di sovradosaggio accidentale o intenzionale di Zantac, i sintomi possono includere ipotensione, tachicardia, aritmie ventricolari, convulsioni e depressione respiratoria. Non esiste un antidoto specifico; il trattamento è sintomatico e di supporto. In caso di ingestione recente (<4 ore) può essere considerata la somministrazione di carbone attivo. L’emodialisi può essere efficace nel rimuovere la ranitidina dal circolo (clearance dialitica circa 70 ml/min). Monitorare i parametri emodinamici e provvedere al supporto ventilatorio se necessario.

Conservazione

Conservare Zantac nella confezione originale, a temperatura ambiente (15-30°C), al riparo da luce e umidità. Tenere lontano dalla portata dei bambini. Non utilizzare il prodotto dopo la data di scadenza indicata sulla confezione. Le compresse effervescenti richiedono particolare attenzione all’ermeticità della confezione per prevenire l’umidificazione. Lo sciroppo va conservato a temperatura controllata e agitato prima dell’uso. Non congelare le formulazioni liquide.

Avvertenze Importanti

Questo prodotto è un farmaco soggetto a prescrizione medica. Le informazioni fornite hanno scopo informativo e non sostituiscono il parere del medico curante. La automedicazione prolungata senza supervisione medica è sconsigliata, specialmente in presenza di sintomi d’allarme come perdita di peso, anemia, disfagia o ematemesi. In caso di persistenza dei sintomi oltre 2 settimane di trattamento, consultare il medico per una rivalutazione diagnostica. Non interrompere bruscamente il trattamento senza consulto medico, soprattutto dopo terapie prolungate ad alto dosaggio.

Esperienze dei Pazienti

“Il mio gastroenterologo mi ha prescritto Zantac dopo anni di sofferenza per reflusso notturno. Dopo una settimana di trattamento ho finalmente riposato tutta la notte senza risvegli per bruciore. Effetti collaterali zero.” - Marco R., 54 anni

“Uso Zantac 150 mg da oltre due anni per prevenire le recidive della mia ulcera duodenale. Controllo perfetto dei sintomi con una singola dose serale. Gli esami endoscopici confermano la completa guarigione.” - Lucia B., 61 anni

“Dopo un iniziale scetticismo verso i farmaci, ho trovato in Zantac un alleato efficace. Il sollievo dai sintomi è rapido e mi permette di condurre una vita normale senza rinunciare ai piaceri della tavola con le dovute moderazioni.” - Andrea G., 47 anni