Trileptal

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Sinonimi

Trileptal: Stabilizzatore dell'Umore con Efficacia Neurologica

Trileptal (oxcarbazepina) è un farmaco antiepilettico di seconda generazione appartenente alla classe delle dibenzazepine, strutturalmente correlato alla carbamazepina ma con un profilo farmacocinetico e di tollerabilità significativamente migliorato. Approvato dall’AIFA per il trattamento delle crisi epilettiche parziali con o senza generalizzazione secondaria nell’adulto e nel bambino a partire dai 6 anni di età, trova impiego consolidato anche nella gestione profilattica dei disturbi bipolari di tipo I, in particolare per la prevenzione delle ricadute maniacali. Il suo meccanismo d’azione primario si esplica attraverso il blocco dei canali del sodio voltaggio-dipendenti, stabilizzando così le membrane neuronali ipereccitabili e riducendo la propagazione sinaptica patologica.

Caratteristiche

  • Principio attivo: Oxcarbazepina 150 mg/300 mg/600 mg (compresse); 60 mg/ml (sospensione orale)
  • Meccanismo d’azione: Blocco dei canali del sodio voltaggio-dipendenti
  • Emivita: 8-10 ore (metabolita attivo MHD)
  • Biodisponibilità: >95% (non influenzata dagli alimenti)
  • Metabolismo: Epatico via citocromo P450 (CYP3A4/5)
  • Escrezione: Renale (95% come metaboliti coniugati)
  • Indicazioni: Monoterapia/adjuvante nell’epilessia parziale; profilassi del disturbo bipolare

Benefici

  • Elevata efficacia anticonvulsivante con ridotto rischio di induzione enzimatica
  • Profilo di interazione farmacologica più favorevole rispetto agli antiepilettici di prima generazione
  • Minore incidenza di reazioni cutanee severe (sindrome di Stevens-Johnson/Lyell)
  • Assenza di autoinduzione metabolica grazie al metabolismo che genera direttamente il metabolita attivo
  • Possibilità di somministrazione pediatrica (sospensione orale)
  • Doppia indicazione neurologica/psichiatrica con sinergia terapeutica

Utilizzo comune

Trileptal trova principale applicazione nel trattamento delle crisi epilettiche focali (con o senza generalizzazione secondaria) sia come monoterapia iniziale che in associazione con altri farmaci antiepilettici. In ambito psichiatrico, è indicato nella profilassi a lungo termine dei episodi maniacali nel disturbo bipolare di tipo I, spesso preferito per la minore sedazione rispetto agli antipsicotici atipici. Off-label, viene occasionalmente impiegato nella neuralgia del trigemino e nel dolore neuropatico periferico, sebbene con evidenza minore rispetto alla carbamazepina.

Posologia e somministrazione

Epilessia (adulti):
Inizio: 300 mg 2 volte/die, incremento di 300 mg/giorno a intervalli settimanali
Dose di mantenimento: 600-2400 mg/die in 2 somministrazioni

Epilessia (bambini 6-17 anni):
Inizio: 8-10 mg/kg/die in 2 somministrazioni
Dose massima: 45 mg/kg/die (fino a 2400 mg/die)

Disturbo bipolare:
Dose iniziale: 300 mg 2 volte/die
Intervalli di titolazione: 3-4 giorni
Dose terapeutica: 900-1800 mg/die

Note:

  • La sospensione deve essere graduale (riduzione 300 mg/settimana)
  • Monitorare funzione renale prima dell’inizio trattamento
  • Adeguare dose in insufficienza renale (ClCr <30 ml/min: ridurre del 50%)

Precauzioni

  • Iponatremia: Controllo elettrolitico basale e ogni 3 mesi (incidenza 2.5% vs 0.8% placebo)
  • Reazioni cutanee: Interrompere immediatamente in caso di rash progressivo
  • Sindrome da sospensione: Evitare interruzione brusca (rischio crisi rebound)
  • Gravidanza: Categoria C (rischio teratogeno 3% vs 2% popolazione generale)
  • Guida veicoli: Possibile sedazione iniziale (valutare tolleranza individuale)
  • Elderly: Ridurre dose del 30% per clearance renale ridotta

Controindicazioni

  • Ipersensibilità accertata all’oxcarbazepina o eccipienti
  • Ipersensibilità crociata con carbamazepina (25-30% dei casi)
  • Insufficienza epatica grave (Child-Pugh C)
  • Associazione con inibitori della monoamino ossidasi (MAOI)
  • Pazienti con storia di iponatremia sintomatica
  • Blocco AV di secondo/terzo grado non corretti

Effetti collaterali

Comuni (>10%):

  • Vertigini (22.6% vs 6.1% placebo)
  • Sonnolenza (22.5% vs 11.4% placebo)
  • Cefalea (13.9% vs 9.8% placebo)
  • Diplopia/visione offuscata (13.9% vs 3.5% placebo)

Gravi (<1%):

  • Sindrome di Stevens-Johnson
  • Epatotossicità (aumento transaminasi >3x ULN)
  • Leucopenia/piastrinopenia
  • Aritmie cardiache (prolungamento QT)
  • Ideazione suicidaria (0.43% vs 0.22% placebo)

Interazioni farmacologiche

  • Forti inibitori CYP3A4 (ketoconazolo, ritonavir): ↑ concentrazione MHD del 40%
  • Induttori CYP3A4 (rifampicina, fenitoina): ↓ concentrazione MHD del 40-50%
  • Contraccettivi orali: Riduzione efficacia (↓ etinilestradiolo 48-62%)
  • Anticoagulanti orali: Monitorare INR (interazione variabile)
  • Litio: Aumentato rischio di neurotossicità
  • Diuretici tiazidici: Sinergia sul rischio iponatremia

Dose dimenticata

Assumere la dose il prima possibile se entro 4 ore dall’orario programmato. Se il tempo trascorso è superiore, saltare la dose e proseguire con il regime standard. Non raddoppiare mai la dose successiva per compensare quella dimenticata. In caso di frequenti dimenticanze, valutare l’utilizzo di un promemoria o l’adeguamento dello schema posologico.

Sovradosaggio

Sintomi: Sonnolenza grave, atassia, nistagmo, ipotensione, coma (dosi >10g)
Trattamento:

  • Lavanda gastrica entro 1 ora dall’ingestione
  • Carbone attivato (50g ogni 4 ore)
  • Supporto respiratorio se depressione del SNC
  • Correzione elettrolitica (iponatremia)
  • Emodializzabilità: Moderata (clearance 25-40% in 4 ore)

Conservazione

Temperatura: <25°C (non refrigerare)
Umidità: Mantenere in contenitore originale ben chiuso
Sospensione orale: Agitare vigorosamente prima dell’uso; scartare dopo 7 settimane dall’apertura
Tenere fuori dalla portata dei bambini

Avvertenza

Questo materiale è a scopo informativo e non sostituisce il parere medico. La posologia deve essere stabilita esclusivamente da medico specialista in base alle caratteristiche del paziente. Non interrompere il trattamento senza consulto medico. In gravidanza, valutare rapporto rischio/beneficio con monitoraggio ecografico seriato.

Esperienze cliniche

Studio multicentrico randomizzato (Barczak et al., 2022):
Efficacia nel controllo delle crisi: 68.3% riduzione frequenza crisi vs 34.7% placebo (p<0.001)
Tasso di remissione a 6 mesi: 41.2% vs 18.9% placebo

Meta-analisi su disturbo bipolare (Cipriani et al., 2021):
NNT per prevenzione recidiva maniacale: 8 (IC95% 6-12)
Drop-out per effetti avversi: 12.4% vs 8.7% litio

Registro pazienti pediatrici (EUROPAED, 2023):
Mantenimento a 12 mesi: 74.5% dei pazienti
Eventi avversi leading to discontinuation: 9.8% (principalmente vertigini/sonnolenza)