Phenergan

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Phenergan: Soluzione Professionale per Nausea e Disturbi del Sonno

Phenergan, il cui principio attivo è la prometazina, rappresenta un farmaco antistaminico di prima generazione ampiamente utilizzato in ambito clinico per la gestione di nausea, vomito e disturbi del sonno. Appartenente alla classe dei bloccanti del recettore H1, questo medicinale offre un approccio terapeutico consolidato grazie alla sua efficacia nel contrastare i sintomi allergici e nel promuovere sedazione. La sua versatilità ne consente l’impiego in diverse setting clinici, dall’ambulatoriale all’ospedaliero, sempre sotto stretto controllo medico. Il profilo farmacologico ben caratterizzato e la lunga storia d’uso ne fanno un presidio terapeutico affidabile quando utilizzato secondo le indicazioni specialistiche.

Caratteristiche

  • Principio attivo: Cloridrato di Prometazina 25mg per compressa
  • Formulazione: Compresse rivestite per somministrazione orale
  • Meccanismo d’azione: Antagonista dei recettori H1 dell’istamina
  • Emivita plasmatica: 9-16 ore
  • Metabolismo: Epatico tramite CYP2D6
  • Eliminazione: Principalmente renale
  • Classificazione ATC: R06AD02
  • Disponibilità: Medicinale soggetto a prescrizione medica

Benefici

  • Controllo efficace della nausea e del vomito post-operatori o da chinetosi
  • Azione sedativa rapida per il trattamento di insonnia occasionale
  • Riduzione dei sintomi allergici come rinite, orticaria e prurito
  • Effetto antiemetico prolungato fino a 12 ore dalla somministrazione
  • Profilo di sicurezza ben documentato in letteratura scientifica
  • Versatilità d’uso in diverse popolazioni pediatriche e adulte

Utilizzo Comune

Phenergan trova indicazione primaria nel trattamento sintomatico della nausea e del vomito, particolarmente in contesti post-operatori o correlati a chinetosi. Viene inoltre impiegato come sedativo per il trattamento a breve termine dell’insonnia, grazie alla sua marcata azione sul sistema nervoso centrale. In ambito allergologico, è indicato per la gestione di rinite allergica, orticaria e altre manifestazioni cutanee pruriginose. L’utilizzo in premedicazione anestesiologica rappresenta un’altra applicazione consolidata, dove contribuisce alla riduzione dell’ansia pre-operatoria e alla prevenzione del vomito post-operatorio.

Posologia e Modalità di Somministrazione

La posologia di Phenergan deve essere individualizzata in base all’indicazione terapeutica, all’età del paziente e alla risposta clinica. Per gli adulti, nel trattamento della nausea e vomito, la dose raccomandata è di 25mg da assumere alla comparsa dei sintomi, ripetibile dopo 4-6 ore se necessario. Come sedativo, 25-50mg assunti 30 minuti prima del riposo notturno. In pediatria (dai 2 anni in su), il dosaggio viene calcolato in base al peso corporeo (0.25-0.5mg/kg), con attenzione particolare ai pazienti sotto i 2 anni dove l’uso è generalmente sconsigliato se non sotto stretto controllo medico. La somministrazione avviene per via orale, preferibilmente a stomaco pieno per ridurre il rischio di irritazione gastrica.

Precauzioni

L’utilizzo di Phenergan richiede particolare cautela in pazienti con compromissione epatica o renale, dove può essere necessario un aggiustamento posologico. Pazienti anziani mostrano maggiore sensibilità agli effetti anticolinergici e sedativi, richiedendo dosaggi inferiori. È essenziale evitare l’uso concomitante di alcol o altri depressori del SNC. Durante la terapia è sconsigliata la guida di veicoli o l’uso di macchinari pericolosi. Nei pazienti asmatici, è necessario monitorare la funzione respiratoria. La terapia prolungata richiede controlli ematologici periodici per il rischio di leucopenia.

Controindicazioni

Phenergan è controindicato in pazienti con ipersensibilità accertata alla prometazina o ad antistaminici correlati. L’uso è controindicato in neonati e prematuri per il rischio di depressione respiratoria. È controindicato in caso di glaucoma ad angolo chiuso, ipertrofia prostatica sintomatica, stenosi piloroduodenale e ostruzione vescicale. Pazienti in stato comatoso o sotto effetto di alcol non devono assumere il farmaco. Controindicato in gravidanza (specialmente nel terzo trimestre) e durante l’allattamento per il rischio di effetti sul neonato.

Possibili Effetti Collaterali

Gli effetti collaterali più comuni includono sonnolenza (fino al 30% dei pazienti), secchezza delle fauci e visione offuscata. Meno frequentemente possono manifestarsi vertigini, tachicardia, ipotensione ortostatica e disturbi gastrointestinali. Raramente sono stati segnalati effetti paradossi come eccitazione nervosa o insonnia. Effetti ematologici come leucopenia e agranulocitosi sono rari ma potenzialmente gravi. Reazioni cutanee di tipo allergico e fotosensibilizzazione possono verificarsi in soggetti predisposti. L’uso prolungato può determinare tolleranza agli effetti sedativi.

Interazioni Farmacologiche

Phenergan potenzia significativamente l’effetto di depressori del SNC come benzodiazepine, oppioidi, barbiturici e alcol. L’associazione con IMAO può prolungare e intensificare l’effetto anticolinergico. Farmaci anticolinergici (atropina, antidepressivi triciclici) aumentano il rischio di effetti anticolinergici. L’associazione con epatotossici può aumentare il rischio di danno epatico. Gli inibitori del CYP2D6 (fluoxetina, paroxetina) possono aumentare i livelli plasmatici di prometazina. L’uso concomitante con farmaci che prolungano l’intervallo QT richiede particolare cautela.

Dose Dimenticata

In caso di dimenticanza di una dose, assumere il farmaco non appena possibile, salvo che non sia prossima l’assunzione della dose successiva. In questo caso, saltare la dose dimenticata e riprendere il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. Nel caso di utilizzo come antiemetico, assumere alla comparsa dei sintomi senza riguardo per l’orario dell’ultima assunzione. Per l’uso come sedativo, assumere 30 minuti prima del riposo notturno anche in caso di ritardo nell’assunzione.

Sovradosaggio

Il sovradosaggio da Phenergan si manifesta con depressione del SNC (sonnolenza profonda, coma), convulsioni, distress cardiovascolare (ipotensione, tachicardia) e effetti anticolinergici marcati (secchezza delle mucose, midriasi, ipertermia). Il trattamento è sintomatico e di supporto, con monitoraggio delle funzioni vitali. Non esiste antidoto specifico. La lavanda gastrica può essere efficace se effettuata entro 1-2 ore dall’ingestione. Le convulsioni rispondono a benzodiazepine. L’emodialisi non è efficace data l’elevata lipofilia del farmaco.

Conservazione

Conservare Phenergan a temperatura ambiente (15-30°C) in luogo asciutto e al riparo dalla luce. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione. Le compresse devono essere conservate nella confezione originale per proteggerle dall’umidità. Non conservare in bagno o in prossimità di fonti di calore. In caso di dubbi sull’integrità del prodotto, consultare il farmacista prima dell’uso.

Avvertenza

Le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e non sostituiscono il parere medico. Phenergan è un farmaco soggetto a prescrizione medica e deve essere utilizzato esclusivamente sotto controllo specialistico. L’automedicazione può comportare rischi seri per la salute. Consultare sempre il medico prima di iniziare o sospendere il trattamento. Non condividere mai il farmaco con altre persone anche se presentano sintomi simili.

Esperienze Cliniche

I dati di letteratura e l’esperienza clinica consolidata confermano l’efficacia di Phenergan nel controllo dei sintomi per i quali è indicato. Gli studi dimostrano un’efficacia antiemetica nell'85-90% dei casi quando utilizzato in profilassi pre-operatoria. L’effetto sedativo si manifesta in media entro 30 minuti dalla somministrazione con durata d’azione di 6-8 ore. I clinici ne apprezzano la prevedibilità d’azione e il profilo di sicurezza ben caratterizzato, pur sottolineando l’importanza di un’attenta selezione dei pazienti e del monitoraggio degli effetti collaterali, specialmente in popolazioni pediatriche e geriatriche.