Paroxetina: Trattamento Efficace per Disturbi d'Ansia e Depressione
| Dosaggio del prodotto: 60mg | |||
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Sinonimi | |||
La paroxetina è un farmaco antidepressivo appartenente alla classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), ampiamente prescritto per il trattamento di disturbi depressivi maggiori, disturbi d’ansia generalizzata, disturbo di panico, disturbo ossessivo-compulsivo e disturbo da stress post-traumatico. Agisce modulando i livelli di serotonina nel sistema nervoso centrale, contribuendo a ripristinare l’equilibrio neurochimico e migliorando significativamente la qualità della vita dei pazienti. La sua efficacia è supportata da numerosi studi clinici e decenni di utilizzo nella pratica medica.
Caratteristiche
- Principio attivo: Paroxetina cloridrato emiidrato
- Classe farmacologica: Inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (SSRI)
- Forme farmaceutiche disponibili: Compresse rivestite, compresse a rilascio modificato, sospensione orale
- Biodisponibilità: Approssimativamente 50-100%
- Emivita: 21 ore in media
- Legame proteico: 95%
- Metabolismo: Epatico (principalmente CYP2D6)
- Escrezione: Renale (64%) e fecale (36%)
Benefici
- Riduzione significativa dei sintomi depressivi entro 2-4 settimane di trattamento
- Controllo efficace dei sintomi d’ansia e attacchi di panico
- Miglioramento della qualità del sonno e riduzione dell’agitazione psicomotoria
- Diminuzione dei pensieri ossessivi e dei comportamenti compulsivi
- Stabilizzazione dell’umore a lungo termine con trattamento continuativo
- Miglioramento del funzionamento sociale e lavorativo
Utilizzo Comune
La paroxetina è indicata per il trattamento del disturbo depressivo maggiore negli adulti e negli adolescenti dai 12 anni in su. Trova impiego nel disturbo d’ansia generalizzata, disturbo di panico con o senza agorafobia, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo da stress post-traumatico e disturbo d’ansia sociale. In alcuni casi, può essere prescritta off-label per il trattamento della sindrome premestruale grave, vampate di calore in menopausa e certain forme di neuropatia periferica. La decisione terapeutica spetta esclusivamente al medico specialista dopo attenta valutazione del quadro clinico.
Dosaggio e Somministrazione
Il trattamento con paroxetina deve essere iniziato con dosaggi bassi, generalmente 20 mg al giorno per gli adulti, preferibilmente al mattino durante i pasti. Il dosaggio può essere gradualmente aumentato in base alla risposta clinica e alla tollerabilità, con incrementi di 10 mg a intervalli settimanali. La dose massima raccomandata è di 50 mg al giorno per la depressione e 60 mg al giorno per il disturbo ossessivo-compulsivo. Nei pazienti anziani o con insufficienza epatica, il dosaggio iniziale dovrebbe essere ridotto a 10 mg al giorno. La formulazione a rilascio modificato richiede una singola somministrazione giornaliera senza masticazione o frantumazione della compressa. La terapia va continuata per almeno 6 mesi dopo la remissione dei sintomi per prevenire le ricadute.
Precauzioni
Prima di iniziare il trattamento con paroxetina, è essenziale informare il medico riguardo eventuali patologie cardiache, epatiche o renali pregresse. Particolare cautela è richiesta in pazienti con storia di convulsioni, glaucoma, disturbi emorragici o diabete mellito. Durante le prime settimane di trattamento può verificarsi un peggioramento transitorio dei sintomi depressivi o comparsa di ideazione suicidaria, specialmente in pazienti under 25 anni. È importante monitorare attentamente i pazienti durante questo periodo. L’uso concomitante di alcol è sconsigliato poiché può potenziare gli effetti sedativi del farmaco. La sospensione del trattamento deve avvenire gradualmente per evitare sintomi da astinenza.
Controindicazioni
La paroxetina è controindicata in pazienti con ipersensibilità accertata al principio attivo o ad qualsiasi eccipiente della formulazione. Non deve essere somministrata in associazione con inibitori delle monoamino ossidasi (IMAO) o entro 14 giorni dalla loro sospensione. Ulteriori controindicazioni includono trattamento con pimozide, tioridazina e linezolid. È controindicata in pazienti con sindrome serotoninergica in atto o pregressa. L’uso è sconsigliato durante il primo trimestre di gravidanza a causa del potenziale rischio di malformazioni cardiache fetali.
Possibili Effetti Collaterali
Gli effetti collaterali più comuni includono nausea (26%), sonnolenza (23%), astenia (15%), cefalea (18%), insonnia (16%) e secchezza delle fauci (18%). Meno frequentemente possono verificarsi sudorazione aumentata (11%), costipazione (13%), diarrea (12%) e diminuzione dell’appetito (9%). Effetti sessuali come anorgasmia, eiaculazione ritardata e diminuzione della libido interessano circa il 30-40% dei pazienti. Raramente (<1%) possono manifestarsi reazioni cutanee, iponatriemia, sindrome serotoninergica o aumento degli enzimi epatici. La maggior parte degli effetti avversi tende a ridursi dopo le prime settimane di trattamento.
Interazioni Farmacologiche
La paroxetina è un potente inibitore del CYP2D6 e può interagire con numerosi farmaci. Interazioni clinicamente significative si verificano con: anticoagulanti orali (aumento del rischio emorragico), antiaritmici (prolungamento intervallo QT), antipsicotici (aumento concentrazioni plasmatiche), triptani (sindrome serotoninergica) e FANS (aumento rischio gastrointestinale). L’associazione con altri SSRI, tramadolo, linezolid o triptofano è controindicata. È necessario un attento monitoraggio quando co-somministrata con diuretici (rischio di iponatriemia) e farmaci metabolizzati da CYP2D6. L’interazione con erba di San Giovanni può diminuire l’efficacia del trattamento.
Dose Dimenticata
Se viene dimenticata una dose, assumerla non appena possibile a meno che non sia quasi l’ora della dose successiva. In questo caso, saltare la dose dimenticata e continuare con il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. L’assunzione irregolare può aumentare il rischio di sintomi da astinenza o ridurre l’efficacia terapeutica. Nei pazienti in trattamento con formulazione a rilascio modificato, è particolarmente importante mantenere una regolarità nell’assunzione per garantire concentrazioni plasmatiche costanti.
Sovradosaggio
I sintomi da sovradosaggio includono nausea, vomito, tremori, midriasi, sonnolenza, tachicardia sinusale e convulsioni. Nei casi gravi possono manifestarsi ipertermia, alterazioni dello stato di coscienza e sindrome serotoninergica. Non esiste un antidoto specifico; il trattamento è sintomatico e di supporto. La lavanda gastrica può essere considerata se l’ingestione è recente (<1 ora). La somministrazione di carbone attivato può ridurre l’assorbimento. Il monitoraggio cardiaco è raccomandato per almeno 24 ore. L’emodialisi non è efficace data l’elevata legame proteico del farmaco.
Conservazione
Conservare a temperatura ambiente (15-30°C) in contenitore ben chiuso, al riparo da luce e umidità. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione. Le compresse non devono essere rimosse dal blister fino al momento dell’uso. La sospensione orale preparata può essere conservata in frigorifero per massimo 3 mesi. Non congelare. Smaltire i farmaci scaduti o non utilizzati secondo le normative locali, preferibilmente restituendoli in farmacia.
Avvertenza
Le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e non sostituiscono il parere medico professionale. La prescrizione di paroxetina deve avvenire esclusivamente sotto controllo medico specialistico. L’automedicazione è pericolosa e controindicata. Non interrompere bruscamente il trattamento senza consultare il medico. Durante la terapia evitare attività che richiedono vigilanza come la guida di veicoli fino a quando non si è certi della risposta individuale al farmaco. In gravidanza e allattamento utilizzare solo se strettamente necessario e sotto stretto monitoraggio medico.
Recensioni Cliniche
Numerosi studi randomizzati controllati hanno dimostrato l’efficacia della paroxetina nel trattamento della depressione maggiore, con tassi di risposta del 65-70% rispetto al 30-35% del placebo. Meta-analisi pubblicate su Lancet Psychiatry (2021) confermano il suo profilo di efficacia superiore rispetto ad altri SSRI nel disturbo di panico. Una revisione sistematica di 42 studi (J Clin Psychiatry, 2022) evidenzia la sua efficacia nel disturbo d’ansia generalizzata con miglioramento significativo della qualità della vita. I dati di farmacovigilanza dell’AIFA mostrano un profilo di sicurezza consolidato dopo oltre 30 anni di utilizzo clinico.


