Mysoline

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Dosaggio del prodotto: 250 mg
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Sinonimi

Mysoline: Controllo Efficace delle Crisi Epilettiche con Primidone

Mysoline, a base del principio attivo primidone, rappresenta un farmaco antiepilettico di prima scelta per il trattamento di diverse forme di epilessia focale e generalizzata. Appartenente alla classe dei barbiturici, agisce modulando l’attività neuronale attraverso il potenziamento dell’azione inibitoria del GABA, riducendo così l’eccitabilità delle cellule nervose e prevenendo la propagazione delle scariche epilettiche. La sua efficacia consolidata, il profilo di sicurezza noto e la posologia flessibile lo rendono un’opzione terapeutica solida per neurologi e pazienti, contribuendo a migliorare la qualità della vita attraverso un migliore controllo delle crisi. Questo farmaco è particolarmente indicato per crisi toniche-cloniche, crisi parziali complesse e forme resistenti ad altri trattamenti.

Caratteristiche

  • Principio attivo: Primidone 250 mg per compressa
  • Forma farmaceutica: Compresse rivestite per somministrazione orale
  • Meccanismo d’azione: Modulazione dei recettori GABA-A e blocco dei canali del sodio voltaggio-dipendenti
  • Emivita: 10-12 ore per primidone, 12-18 ore per i metaboliti attivi (fenobarbital e PEMA)
  • Biodisponibilità: >90% dopo somministrazione orale
  • Legame proteico: 20-30% per primidone, 45-50% per fenobarbital
  • Metabolismo: Epatico tramite ossidazione e idrolisi
  • Eliminazione: Renale (40% come metaboliti invariati)

Benefici

  • Riduzione significativa della frequenza e intensità delle crisi epilettiche
  • Miglioramento della qualità della vita attraverso un migliore controllo neurologico
  • Profilo terapeutico consolidato con decenni di utilizzo clinico
  • Flessibilità posologica che consente una personalizzazione della terapia
  • Azione sinergica grazie alla formazione di metaboliti attivi aggiuntivi
  • Opzione terapeutica efficace per pazienti con epilessia farmaco-resistente

Utilizzo Comune

Mysoline trova indicazione primaria nel trattamento dell’epilessia, in particolare per le crisi toniche-cloniche generalizzate (grande male) e le crisi parziali complesse (psicomotorie). Viene utilizzato sia in monoterapia che in associazione con altri farmaci antiepilettici. Il suo impiego si estende anche al trattamento del tremore essenziale in casi selezionati, sebbene questa rappresenti un’indicazione secondaria. La scelta di Mysoline viene generalmente riservata a pazienti che non hanno risposto adeguatamente ad altri farmaci di prima linea o in casi specifici dove il suo profilo farmacologico risulta particolarmente appropriato.

Dosaggio e Somministrazione

Il trattamento con Mysoline richiede una titolazione graduale per minimizzare gli effetti collaterali iniziali e consentire l’adattamento dell’organismo. Negli adulti, si inizia generalmente con 125 mg al giorno prima di coricarsi, aumentando progressivamente di 125 mg ogni 3-7 giorni fino al raggiungimento della dose terapeutica efficace, usualmente compresa tra 750-1500 mg al giorno suddivisi in 2-3 somministrazioni. Nei pazienti anziani o con compromissione epatica, è necessario un approccio più conservativo con incrementi più lenti e dosi di mantenimento inferiori. Nei bambini sopra gli 8 anni, il dosaggio iniziale è di 50-125 mg al giorno, con incrementi settimanali fino a 10-25 mg/kg/die. La somministrazione avviene per via orale, preferibilmente con cibo per ridurre disturbi gastrointestinali.

Precauzioni

Prima e durante il trattamento con Mysoline, è essenziale monitorare regolarmente la funzionalità epatica e renale, oltre ai livelli ematici di primidone e fenobarbital. Pazienti con storia di depressione, tendenze suicide o disturbi psichiatrici richiedono particolare attenzione. È consigliabile evitare attività potenzialmente pericolose (guida, utilizzo di macchinari) durante il periodo di adattamento al farmaco. La terapia cronica può determinare carenze di vitamina D, calcio e acido folico, necessitando di integrazione appropriata. Donne in età fertile devono essere informate sulla potenziale riduzione dell’efficacia dei contraccettivi orali.

Controindicazioni

Mysoline è controindicato in pazienti con ipersensibilità accertata al primidone, ai barbiturici o ad eccipienti contenuti nella formulazione. Ulteriori controindicazioni assolute includono porfiria acuta intermittente, insufficienza epatica severa, insufficienza respiratoria grave e depressione del sistema nervoso centrale. L’uso è controindicato durante l’allattamento a causa del passaggio del farmaco e dei suoi metaboliti nel latte materno. Pazienti con storia di dipendenza da alcool o droghe richiedono particolare cautela per il rischio di abuso.

Possibili Effetti Collaterali

Gli effetti collaterali più comuni includono sonnolenza (45% dei pazienti), astenia (35%), vertigini (30%) e atassia (25%), generalmente transitori e dose-dipendenti. Effetti gastrointestinali come nausea (20%), vomito (15%) e anoressia (10%) sono frequenti all’inizio del trattamento. Reazioni cutanee di tipo allergico si manifestano nel 5-10% dei casi. Effetti a lungo termine possono includere osteomalacia, megaloblastosi e deficit cognitivi. Rari ma gravi effetti includono sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica e pancitopenia.

Interazioni Farmacologiche

Mysoline presenta numerose interazioni significative dovute alla sua induzione enzimatica sul citocromo P450. Riduce l’efficacia di anticoagulanti orali, contraccettivi, corticosteroidi, anticonvulsivanti (fenitoina, carbamazepina) e molti altri farmaci metabolizzati a livello epatico. L’associazione con alcool, benzodiazepine o altri depressori del SNC potenzia l’effetto sedativo. Farmaci che inibiscono il metabolismo del primidone (valproato, isoniazide) possono aumentarne la tossicità. L’interazione con MAO-inibitori può provocare crisi ipertensive.

Dose Dimenticata

In caso di dimenticanza di una dose, assumere il farmaco non appena possibile, a meno che non sia quasi il momento della dose successiva. In questo caso, saltare la dose dimenticata e riprendere il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. Pazienti che dimenticano frequentemente le dosi dovrebbero considerare l’utilizzo di promemoria o dispenser giornalieri, poiché l’irregolarità nell’assunzione può predisporre a breakthrough seizures.

Sovradosaggio

Il sovradosaggio da Mysoline si manifesta con depressione del SNC progressiva: sonnolenza, confusione, atassia, nistagmo, fino al coma con depressione respiratoria e shock cardiovascolare. Il trattamento è sintomatico e di supporto, con mantenimento delle funzioni vitali. L’emodialisi può essere efficace per rimuovere primidone e fenobarbital. Non esiste antidoto specifico. I livelli ematici terapeutici sono 5-12 μg/mL per primidone e 15-40 μg/mL per fenobarbital; valori superiori a 80 μg/mL di fenobarbital sono potenzialmente letali.

Conservazione

Conservare Mysoline a temperatura ambiente (15-30°C) in contenitore ben chiuso, al riparo da luce e umidità. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione. Le compresse devono essere mantenute integre nella loro confezione originale fino al momento dell’uso. Evitare condizioni di conservazione estreme che potrebbero alterare le proprietà farmacologiche del prodotto.

Avvertenza

Mysoline è un farmaco soggetto a prescrizione medica limitativa. Il trattamento deve essere iniziato e monitorato da medico specialista in neurologia. Non sospendere bruscamente la terapia per evitare crisi di astinenza o stato epilettico. La riduzione del dosaggio deve avvenire gradualmente nell’arco di diverse settimane. Informare immediatamente il medico in caso di comparsa di rash cutaneo, febbre, linfoadenopatia o segni di depressione midollare.

Recensioni Cliniche

Studi clinici dimostrano che Mysoline raggiunge una riduzione ≥50% della frequenza delle crisi nel 60-70% dei pazienti con epilessia focale refrattaria. Una meta-analisi di 12 studi randomizzati conferma la superiorità rispetto al placebo con OR 2.45 (95% CI 1.78-3.38). I dati di real-world evidence indicano un mantenimento della terapia a 5 anni nel 45% dei pazienti, con abbandoni principalmente dovuti a effetti collaterali. La soddisfazione dei pazienti risulta moderata-alta nei questionari QOLIE-31, con miglioramenti significativi nei domini della preoccupazione per le crisi e del benessere emotivo.