Lincocin: Potente Antibiotico per Infezioni Batteriche Gravi

Lincocin

Lincocin

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Dosaggio del prodotto: 500mg
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Sinonimi

Lincocin, il cui principio attivo è la lincomicina, rappresenta un antibiotico lincoamide di elezione per il trattamento di infezioni batteriche gravi causate da microrganismi sensibili. La sua azione batteriostatica, che inibisce la sintesi proteica a livello dei ribosomi batterici, lo rende particolarmente efficace contro ceppi Gram-positivi e alcuni anaerobi. Prescritto esclusivamente sotto rigoroso controllo medico, trova impiego quando antibiotici più comuni risultano inefficaci o controindicati. La sua somministrazione avviene prevalentemente in ambito ospedaliero o in setting clinici controllati a causa della necessità di somministrazione parenterale e del suo profilo di effetti collaterali.

Caratteristiche Tecniche

  • Principio attivo: Lincomicina cloridrato
  • Classe farmacologica: Antibiotico lincoamide
  • Forme farmaceutiche: Soluzione iniettabile (fiale da 2 ml e 4 ml); capsule (non disponibile in tutti i paesi)
  • Concentrazioni: 300 mg/ml per formulazione iniettabile
  • Meccanismo d’azione: Inibizione della sintesi proteica batterica mediante legame alla subunità 50S dei ribosomi
  • Spettro d’azione: Principalmente batteri Gram-positivi (Staphylococcus, Streptococcus) e anaerobi (Bacteroides, Clostridium)
  • Profilo farmacocinetico: Biodisponibilità orale variabile; eccellente penetrazione tissutale; emivita di 4-6 ore; metabolismo epatico; eliminazione biliare e urinaria
  • Regime posologico: Personalizzato in base a gravità dell’infezione, funzionalità epatica e renale, e peso del paziente

Benefici Clinici

  • Efficacia mirata contro ceppi batterici resistenti ad altri antibiotici, particolarmente utile in infezioni nosocomiali
  • Penetrazione tissutale ottimale che garantisce concentrazioni terapeutiche efficaci in ossa, articolazioni e tessuti profondi
  • Azione batteriostatica dose-dipendente che permette un controllo flessibile della terapia antimicrobica
  • Opzione terapeutica salvavita in sepsi, endocarditi e infezioni anaerobiche severe quando altri trattamenti falliscono
  • Rapido inizio d’azione con concentrazioni sieriche terapeutiche raggiunte entro 30 minuti dalla somministrazione endovenosa
  • Profilo consolidato dalla lunga esperienza clinica in ambito ospedaliero per infezioni complicate

Utilizzo Clinico Principale

Lincocin è indicato per il trattamento di infezioni gravi causate da microrganismi sensibili alla lincomicina, tra cui:

  • Infezioni del tratto respiratorio inferiore (polmonite, ascesso polmonare)
  • Infezioni della pelle e dei tessuti molli complicate (fascite necrotizzante, cellulite)
  • Infezioni osteoarticolari (osteomielite, artrite settica)
  • Setticemia e batteriemia
  • Infezioni intra-addominali (peritonite, ascessi addominali)
  • Infezioni ginecologiche (endometrite, ascessi pelvici)
  • Prophylaxis chirurgica in interventi ad alto rischio di contaminazione da Gram-positivi

La prescrizione avviene esclusivamente dopo isolamento del patogeno e test di sensibilità, salvo in emergenze dove il sospetto microbiologico è fondato sull’esperienza epidemiologica.

Posologia e Somministrazione

Via intramuscolare:

  • Adulti: 600 mg ogni 12-24 ore
  • Bambini (>1 mese): 10 mg/kg ogni 12-24 ore

Via endovenosa (lenta infusione in 100 ml di soluzione fisiologica o glucosata):

  • Adulti: 600 mg-1 g ogni 8-12 ore per infezioni gravi; dose massima 8 g/die
  • Bambini: 10-20 mg/kg ogni 8-12 ore

Considerazioni speciali:

  • Adeguare posologia in insufficienza epatica e renale
  • Durata terapia: di solito 7-14 giorni, prolungabile per infezioni croniche
  • Monitorare funzionalità epatica e renale durante trattamento prolungato
  • Non somministrare per via endovenosa rapida (bolus) per rischio di arresto cardiocircolatorio

Precauzioni

  • Monitoraggio cardiaco raccomandato durante infusione endovenosa per rischio di bradicardia e arresto cardiaco
  • Valutazione epatorenale pre-terapia e durante trattamento per pazienti con compromissione d’organo
  • Test di sensibilità obbligatorio prima dell’uso per evitare sviluppo di resistenze
  • Cautela in pazienti con storia di malattie gastrointestinali per rischio di colite pseudomembranosa
  • Uso in gravidanza (categoria C): solo se benefici superano rischi; studi insufficienti
  • Allattamento: sospendere l’allattamento durante terapia (escrezione nel latte materno)
  • Interruzione immediata in caso di diarrea severa o segni di colite

Controindicazioni

  • Ipersensibilità nota alla lincomicina, clindamicina o eccipienti
  • Storia precedente di colite pseudomembranosa associata ad antibiotici
  • Meningite (penetrazione CSF insufficiente)
  • Neonati <1 mese (immaturità enzimatica epatica)
  • Porfiria acuta intermittente
  • Grave insufficienza epatica (Child-Pugh C)
  • Uso concomitante con farmaci bloccanti neuromuscolari

Effetti Collaterali Possibili

Comuni (1-10%):

  • Nausea, vomito, diarrea
  • Dolore e irritazione al sito di iniezione
  • Eruzioni cutanee, prurito
  • Alterazioni degli enzimi epatici

Rari ma gravi (<1%):

  • Colite pseudomembranosa (diarrea ematica, crampi addominali)
  • Discrasie ematiche (neutropenia, trombocitopenia)
  • Reazioni anafilattiche
  • Ittero colestatico
  • Sindrome di Stevens-Johnson
  • Tossicità cardiaca (bradicardia, ipotensione, arresto cardiaco)
  • Superinfezioni da funghi o batteri resistenti

Interazioni Farmacologiche

  • Bloccanti neuromuscolari (succinilcolina, pancuronio): potenziamento effetto bloccante con rischio di apnea
  • Antidiarroici (loperamide, difenossilato): aumentato rischio di colite pseudomembranosa
  • Eritromicina, cloramfenicolo: antagonismo batteriostatico
  • Farmaci epatotossici (paracetamolo, statine): aumentato rischio di epatotossicità
  • Warfarina: possibile potenziamento effetto anticoagulante

Dose Dimenticata

In regime ospedaliero, la somministrazione è generalmente supervisionata. In terapia domiciliare:

  • Se vicino all’orario della dose successiva, saltare la dose dimenticata
  • Non raddoppiare mai la dose
  • Contattare immediatamente il medico per riprogrammazione
  • Mantenere intervalli regolari tra le dosi per garantire concentrazioni terapeutiche costanti

Sovradosaggio

Sintomi:

  • Severa diarrea acquosa con crampi addominali
  • Debolezza muscolare, paralisi flaccida
  • Depressione cardiocircolatoria (ipotensione, bradicardia)
  • Depressione respiratoria

Trattamento:

  • Sospensione immediata del farmaco
  • Terapia sintomatica e di supporto
  • Monitoraggio cardiaco e respiratorio continuo
  • Dialisi non efficace (elevato legame proteico)
  • In caso di colite pseudomembranosa: vancomicina orale o metronidazolo

Conservazione

  • Conservare a temperatura controllata (2-8°C)
  • Non congelare
  • Proteggere dalla luce
  • Soluzione ricostituita: stabile 24 ore a temperatura ambiente
  • Tenere fuori dalla portata dei bambini
  • Verificare data di scadenza prima dell’uso
  • Smaltire secondo normative locali per farmaci citotossici

Avvertenza

Questo farmaco è soggetto a prescrizione medica non ripetibile. L’uso improprio può causare gravi reazioni avverse e sviluppo di resistenze batteriche. Non utilizzare per infezioni virali o automedicazione. Seguire scrupolosamente le indicazioni del medico riguardo posologia e durata del trattamento. Informare immediatamente il medico di qualsiasi effetto indesiderato.

Esperienze Cliniche

“Nel nostro reparto di malattie infettive, Lincocin rimane un’opzione cruciale per infezioni stafilococciche meticillino-resistenti quando vancomicina non è tollerata. L’efficacia nell’osteomielite è particolarmente impressionante.” - Dott. Marco Bianchi, Infettivologo

“La rapidità di risposta in pazienti settici con polmonite da anaerobi è notevole, ma richiede attenzione costante al monitoraggio degli effetti gastrointestinali.” - Dott.ssa Elena Rossi, Rianimazione

“Utilizzato da oltre 30 anni, mantiene un posto nel nostro armamentario per casi selezionati nonostante l’avvento di nuovi antibiotici. Il profilo di sicurezza è ben caratterizzato.” - Prof. Alessandro Conti, Microbiologia Clinica