| Dosaggio del prodotto: 250mg | |||
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Sinonimi | |||
Kaletra: Terapia Antiretrovirale di Combinazione per l'HIV
Kaletra rappresenta una pietra miliare nel trattamento dell’infezione da HIV-1, offrendo una soluzione terapeutica completa attraverso la combinazione di due inibitori delle proteasi. Questo farmaco, composto da lopinavir e ritonavir, è formulato per sopprimere efficacemente la replicazione virale, mantenendo cariche virali non rilevabili e preservando la funzionalità immunitaria. La sua azione sinergica e il profilo di sicurezza consolidato lo rendono una scelta terapeutica fondamentale nei protocolli di trattamento antiretrovirale, sia in prima linea che in contesti di salvataggio. La formulazione avanzata garantisce un’assunzione semplificata e una compliance ottimale, elementi cruciali per il successo della terapia a lungo termine.
Caratteristiche
- Combinazione sinergica di lopinavir (200 mg) e ritonavir (50 mg) per compressa
- Formulazione in compresse rivestite film-coated e soluzione orale
- Meccanismo d’azione duale: inibizione dell’elaborazione delle poliproteine virali Gag-Pol
- Tecnologia Meltrex per migliorata biodisponibilità e minore variabilità interindividuale
- Dosaggio bis o una volta al giorno a seconda del regime terapeutico
- Stabilità a temperatura ambiente dopo l’apertura della confezione
Benefici
- Soppressione virologica duratura con mantenimento di carica virale <50 copie/mL
- Recupero immunologico significativo con aumento dei linfociti CD4+
- Barriera genetica elevata che riduce il rischio di sviluppare resistenze
- Minor impatto sul profilo lipidico rispetto ad altri inibitori delle proteasi
- Compatibilità con la maggior parte degli schemi antiretrovirali di combinazione
- Documentata efficacia in pazienti naive e pretrattati
Utilizzo Comune
Kaletra è indicato in associazione con altri agenti antiretrovirali per il trattamento dell’infezione da HIV-1 in adulti e bambini di età superiore ai 14 giorni. Viene utilizzato come componente fondamentale della terapia antiretrovirale di combinazione (cART), sia in regime di prima linea che in strategie di salvataggio dopo fallimento virologico. La sua prescrizione avviene esclusivamente da specialisti in malattie infettive o immunologia clinica, nell’ambito di un approccio terapeutico globale che include monitoraggio virologico, immunologico e tossicologico.
Dosaggio e Somministrazione
Adulti: La dose standard è di 400/100 mg (2 compresse) due volte al giorno o 800/200 mg (4 compresse) una volta al giorno in regime non rinforzato. Nei pazienti naive, il dosaggio once-daily richiede associazione con analoghi nucleosidici della trascrittasi inversa.
Pediatrico: Il dosaggio si basa sulla superficie corporea o sul peso:
- 15-25 kg: 200/50 mg due volte al giorno
- 25-35 kg: 300/75 mg due volte al giorno
35 kg: 400/100 mg due volte al giorno
Le compresse devono essere deglutite intere, con o senza cibo, evitando la masticazione. La soluzione orale richiede somministrazione con alimenti per migliorare la tollerabilità.
Precauzioni
Monitorare regolarmente gli enzimi epatici, particolarmente in pazienti con epatite B/C co-infezione. Valutare il profilo lipidico basale e ogni 3-6 mesi durante il trattamento. Considerare il rischio di iperglicemia e diabete mellito. Nei pazienti con insufficienza epatica moderata-severa, ridurre la dose a 300/75 mg due volte al giorno. Evitare la disidratazione in caso di diarrea persistente. Monitorare i segni di tossicità mitocondriale nei bambini.
Controindicazioni
Ipersensibilità accertata a lopinavir, ritonavir o qualsiasi eccipiente della formulazione. Grave insufficienza epatica (Child-Pugh C). Contemporanea somministrazione con farmaci metabolizzati dal CYP3A con indice terapeutico stretto: astemizolo, terfenadina, diidroergotamina, ergotamina, midazolam, triazolam, simvastatina, lovastatina. Controindicato con alcaloidi della segale cornuta e con preparati a base di iperico.
Effetti Collaterali Possibili
Comuni (≥1/10): Diarrea, nausea, vomito, ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia Non comuni (≥1/1000): Pancreatite, aumento delle transaminasi, rash cutaneo, lipodistrofia Rari (≥1/10.000): Sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, aritmie cardiache Molto rari: Epatite tossica, chetoacidosi diabetica, emorragie spontanee in emofilici
Interazioni Farmacologiche
Interazioni maggiori: Contraccettivi orali (ridotta efficacia), warfarin (monitorare INR), anticonvulsivanti (fenitoina, carbamazepina), rifampicina (controindicata), sildenafil (ridurre dose) Interazioni moderate: Atorvastatina (dose max 20 mg/die), ciclosporina, tacrolimus (monitorare livelli) Interazioni minori: Metadone (possibile necessità di aggiustamento dose)
Dose Dimenticata
Se la dose viene dimenticata entro 6 ore dall’orario programmato, assumere immediatamente. Se sono trascorse più di 6 ore, saltare la dose e assumere la successiva all’orario regolare. Non raddoppiare mai la dose. Mantenere un intervallo di almeno 6 ore tra le somministrazioni nel regime bis-die.
Sovradosaggio
Non esiste antidoto specifico. I sintomi includono nausea, vomito, diarrea. Il trattamento è sintomatico e di supporto, con monitoraggio dei parametri vitali. Considerare la somministrazione di carbone attivo se l’ingestione è recente. Emodialisi non efficace data l’elevata legame proteico.
Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 25°C. Le compresse nella blister originale sono stabili per 2 mesi a 30°C e 1 mese a 40°C. La soluzione orale può essere conservata a temperatura ambiente fino a 2 mesi. Non congelare. Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Avvertenza
Kaletra non cura l’infezione da HIV né previene la trasmissione dell’HIV attraverso rapporti sessuali o contaminazione ematica. Non riduce il rischio di trasmissione perinatale. Richiede assunzione regolare per mantenere l’efficacia terapeutica. L’interruzione improvvisa può causare rebound virologico e sviluppo di resistenze.
Esperienze Cliniche
Studi clinici dimostrano tassi di soppressione virologica dell'80-90% a 48 settimane in pazienti naive. Nel trial M98-863, il 75% dei pazienti ha raggiunto carica virale <50 copie/mL a 48 settimane. I dati di real-life evidence confermano l’efficacia mantenuta oltre 5 anni di trattamento. I pazienti riportano generalmente buona tollerabilità, con gestione degli effetti gastrointestinali attraverso assunzione con cibo.
