Imuran: Immunosoppressore per il controllo delle malattie autoimmuni
| Dosaggio del prodotto: 50mg | |||
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Sinonimi | |||
Imuran (azatioprina) è un farmaco immunosoppressore appartenente alla classe degli antimetaboliti, ampiamente utilizzato in ambito clinico per il trattamento di condizioni immuno-mediate. Questo agente terapeutico agisce inibendo la sintesi delle purine, interferendo così con la proliferazione dei linfociti e modulando la risposta immunitaria. La sua azione selettiva lo rende particolarmente efficace nella gestione a lungo termine di patologie autoimmuni, nel prevenire il rigetto nei trapianti d’organo e nel controllo di malattie infiammatorie croniche. Il profilo farmacologico di Imuran è supportato da decenni di studi clinici e da un’ampia esperienza d’uso nella pratica medica specialistica.
Caratteristiche
- Principio attivo: Azatioprina 25 mg/50 mg compresse rivestite
- Meccanismo d’azione: Antimetabolita delle purine con effetto immunosoppressivo
- Emivita: 3-5 ore (azatioprina), 5-13 ore (metaboliti attivi)
- Biodisponibilità: ~60% dopo somministrazione orale
- Metabolismo: Epatico tramite ipoxantina-guanina fosforibosiltransferasi
- Eliminazione: Principale via renale (≤2% immodificato)
- Specialità farmaceutica: Medicinale soggetto a prescrizione medica
- Classificazione ATC: L04AX01
Benefici
- Soppressione mirata della risposta immunitaria patologica nelle malattie autoimmuni
- Riduzione significativa della frequenza e dell’intensità delle recidive nelle patologie infiammatorie croniche
- Prevenzione efficace del rigetto acuto e cronico nei pazienti trapiantati
- Miglioramento della qualità della vita attraverso il controllo della progressione di malattia
- Possibilità di riduzione del dosaggio dei corticosteroidi associati
- Profilo di sicurezza consolidato da oltre 50 anni di utilizzo clinico
Utilizzo comune
Imuran trova indicazione nel trattamento di diverse condizioni immuno-mediate. In reumatologia, è impiegato nell’artrite reumatoide attiva refrattaria ai trattamenti convenzionali, nel lupus eritematoso sistemico e nella poliarterite nodosa. In gastroenterologia, rappresenta una terapia di mantenimento nella malattia di Crohn e nella colite ulcerosa, particolarmente nei casi corticodipendenti. In neurologia, viene utilizzato nella miastenia grave e nella sclerosi multipla. In nefrologia e trapiantologia, è fondamentale nella profilassi del rigetto del trapianto renale e in altre tipologie di trapianto d’organo. In dermatologia, trova applicazione nel pemfigo volgare e in altre dermatosi bollose autoimmuni.
Dosaggio e somministrazione
Il dosaggio di Imuran deve essere individualizzato in base al peso corporeo, alla funzionalità renale ed epatica, e alla condizione clinica specifica. Per il trattamento delle malattie autoimmuni, la dose iniziale raccomandata è generalmente 1-3 mg/kg/die, da assumere in singola somministrazione giornaliera o divisa in due dosi. Nei trapianti d’organo, il dosaggio iniziale è tipicamente 3-5 mg/kg/die, da iniziare nel periodo perioperatorio. La dose di mantenimento viene successivamente adattata in base alla risposta clinica e alla tollerabilità. Nei pazienti con insufficienza renale, è necessario un aggiustamento posologico. Le compresse devono essere assunte per via orale, preferibilmente dopo i pasti per minimizzare disturbi gastrointestinali. La terapia richiede monitoraggio ematologico regolare, specialmente durante i primi mesi di trattamento.
Precauzioni
Prima di iniziare il trattamento con Imuran, è essenziale eseguire un emocromo completo, test di funzionalità epatica e renale, e determinare l’attività dell’enzima TPMT (tio-purina metiltransferasi). I pazienti con deficit di TPMT richiedono dosaggi ridotti o alternative terapeutiche per il rischio di mielotossicità severa. Durante il trattamento, è necessario monitorare regolarmente i parametri ematologici (settimanali per i primi 2 mesi, poi mensili) e la funzionalità epatica. I pazienti devono essere informati sul rischio aumentato di infezioni e neoplasie. È raccomandata la protezione solare rigorosa per il rischio di fotosensibilizzazione. Le donne in età fertile devono utilizzare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento e per almeno 3 mesi dopo la sospensione.
Controindicazioni
Imuran è controindicato in pazienti con ipersensibilità nota all’azatioprina o ad eccipienti. Ulteriori controindicazioni assolute includono gravidanza (categoria FDA D), allattamento, deficit severo di TPMT, e preesistenti condizioni di immunosoppressione significativa. Controindicazioni relative comprendono insufficienza epatica severa, insufficienza renale avanzata, infezioni attive non controllate, e storia di neoplasie ematologiche. Nei pazienti con infezione da virus dell’epatite B o C, il trattamento richiede valutazione rischio-beneficio accurata per il rischio di riattivazione virale.
Possibili effetti collaterali
Gli effetti avversi più comuni includono disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea), che solitamente si attenuano con la prosecuzione del trattamento. Effetti ematologici includono leucopenia, trombocitopenia e anemia, generalmente dose-dipendenti. Epatotossicità si manifesta con incremento delle transaminasi e colestasi. Aumentato rischio di infezioni opportunistiche, particolarmente da citomegalovirus e funghi. Effetti dermatologici includono rash cutanei e fotosensibilità. Raramente si osservano pancreatite, alopecia reversibile, e sindrome simil-influenzale. Il trattamento a lungo termine è associato a aumentato rischio di neoplasie, particolarmente linfomi cutanei a cellule T e tumori della pelle non melanomatosi.
Interazioni farmacologiche
Imuran presenta significative interazioni farmacologiche che richiedono attenzione clinica. Gli inibitori dell’enzima xantina ossidasi (allopurinolo, febuxostat) aumentano notevolmente i livelli di azatioprina, richiedendo riduzione del dosaggio del 75-90%. I farmaci mielotossici (sulfametossazolo-trimetoprim, ganciclovir) potenziano il rischio di tossicità ematologica. Gli ACE-inibitori possono aumentare il rischio di anemia. Warfarin e altri anticoagulanti orali possono vedere ridotta l’efficacia. I vaccini vivi attenuati sono controindicati durante il trattamento. Farmaci che influenzano il sistema CYP450 possono modificare il metabolismo dell’azatioprina.
Dose dimenticata
In caso di dimenticanza di una dose, assumere la compressa il prima possibile, a meno che non sia quasi il momento della dose successiva. In questo caso, saltare la dose dimenticata e continuare con il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. Segnalare al medico eventuali dimenticanze ripetute per valutare l’adeguatezza del regime terapeutico.
Sovradosaggio
Il sovradosaggio di Imuran si manifesta principalmente con tossicità ematologica (leucopenia severa, trombocitopenia, anemia megaloblastica) e epatotossicità. I sintomi includono nausea, vomito, diarrea, febbre, rash cutaneo, e segni di infezione. In caso di sospetto sovradosaggio, sospendere immediatamente il farmaco e ricoverare il paziente per monitoraggio ematologico intensivo e terapia di supporto. Non esiste antidoto specifico; il trattamento è sintomatico e include trasfusioni di componenti ematici se necessario. L’emodialisi non è efficace per l’eliminazione del farmaco.
Conservazione
Conservare Imuran a temperatura ambiente (15-25°C) in contenitore ben chiuso, al riparo da luce e umidità. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione. Le compresse non utilizzate devono essere smaltite secondo le normative locali per i farmaci, preferibilmente restituendole in farmacia.
Avvertenza
Imuran è un farmaco soggetto a prescrizione medica limitativa e deve essere utilizzato esclusivamente sotto stretto controllo medico specialistico. Le informazioni contenute in questa scheda hanno scopo informativo e non sostituiscono il parere del medico curante. Il trattamento richiede monitoraggio ematologico e clinico regolare. I pazienti devono essere adeguatamente informati sui rischi e benefici della terapia e sulle necessarie precauzioni durante il trattamento.
Esperienze cliniche
L’utilizzo di Imuran nella pratica clinica è supportato da un’ampia letteratura scientifica e da decenni di esperienza. Studi randomizzati controllati hanno dimostrato la sua efficacia nel mantenimento della remissione nella malattia di Crohn con riduzione del 60-70% del rischio di recidiva. Nell’artrite reumatoide, mostra miglioramenti significativi nei parametri di attività di malattia. Nei trapianti renali, in associazione con altri immunosoppressori, contribuisce a tassi di sopravvivenza dell’innesto superiori all'80% a 5 anni. Il profilo di sicurezza, sebbene richieda attento monitoraggio, è generalmente favorevole con appropriate precauzioni. L’esperienza clinica conferma il ruolo fondamentale di Imuran nell’armamentario terapeutico delle malattie immuno-mediate.
