Eritromicina: Trattamento Efficace delle Infezioni Batteriche
| Dosaggio del prodotto: 60mg | |||
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Sinonimi | |||
L’eritromicina è un antibiotico macrolide di prima generazione ampiamente utilizzato nella pratica clinica per il trattamento di un’ampia gamma di infezioni batteriche. Appartenente alla classe dei macrolidi, agisce inibendo la sintesi proteica batterica attraverso il legame con la subunità 50S dei ribosomi, dimostrando un’efficacia significativa contro numerosi patogeni Gram-positivi e alcuni Gram-negativi. La sua versatilità terapeutica, il profilo di sicurezza consolidato e la disponibilità in diverse formulazioni lo rendono un presidio fondamentale in ambito ospedaliero e territoriale. Questo antibiotico rappresenta inoltre un’alternativa terapeutica cruciale per pazienti con ipersensibilità alle penicilline.
Features
- Principio attivo: Eritromicina (come base o in forma di sali come estolato, stearato, etilsuccinato)
- Classe farmacologica: Antibiotico macrolide
- Meccanismo d’azione: Inibizione della sintesi proteica batterica mediante legame alla subunità 50S del ribosoma
- Spettro d’azione: Attivo contro streptococchi, stafilococchi, pneumococchi, Corynebacterium diphtheriae, Clostridium, Bacteroides, Haemophilus influenzae, Neisseria, Bordetella pertussis, Legionella pneumophila, Mycoplasma pneumoniae, Chlamydia trachomatis
- Forme farmaceutiche: Compresse, capsule, granulato per sospensione orale, soluzione iniettabile, forme topiche (unguenti, gel)
- Biodisponibilità: Variabile (15-45%) a seconda del sale e della formulazione
- Emivita: 1,5-2 ore
- Metabolismo: Epatico principalmente attraverso il citocromo P450
- Escrezione: Principale via biliare, minore via renale
Benefits
- Efficacia dimostrata nel trattamento di infezioni delle vie respiratorie superiori e inferiori
- Alternativa terapeutica sicura per pazienti allergici ai β-lattamici
- Copertura antibiotica per patogeni atipici come Mycoplasma e Chlamydia
- Profilo di sicurezza ben caratterizzato con decenni di utilizzo clinico
- Multiple vie di somministrazione per adattarsi a diverse esigenze terapeutiche
- Attività antinfiammatoria aggiuntiva in alcune applicazioni dermatologiche
Common use
L’eritromicina trova indicazione nel trattamento di infezioni batteriche sostenute da microrganismi sensibili, tra cui faringiti, tonsilliti, otiti medie, sinusiti, bronchiti acute e polmoniti community-acquired. È particolarmente valuable nel trattamento di infezioni da Mycoplasma pneumoniae, Legionella pneumophila e Chlamydia trachomatis. In ambito dermatologico, viene utilizzata per il trattamento dell’acne vulgaris moderata-severa, delle follicoliti batteriche e di altre infezioni cutanee. Trova inoltre impiego nella profilassi della febbre reumatica in pazienti allergici alla penicillina e nel trattamento della difterite come terapia adiuvante all’antitossina.
Dosage and direction
Il dosaggio di eritromicina varia in base all’infezione trattata, alla gravità della condizione, all’età del paziente e alla funzione epatica. Per gli adulti, la dose usuale è di 250-500 mg ogni 6 ore o 500-1000 mg ogni 12 ore per le formulazioni a rilascio prolungato. Nei bambini, la dose è generalmente calcolata come 30-50 mg/kg/die suddivisi in 3-4 somministrazioni. Per il trattamento dell’acne, la posologia tipica è di 500 mg due volte al giorno, con possibile riduzione a 250 mg due volte al giorno dopo miglioramento. Le formulazioni topiche vengono applicate 1-2 volte al giorno sulle aree interessate. La somministrazione dovrebbe avvenire a stomaco vuoto (almeno 1 ora prima o 2 ore dopo i pasti) per ottimizzare l’assorbimento, ad eccezione delle formulazioni enteriche o a rilascio modificato.
Precautions
Prima di iniziare il trattamento con eritromicina, è essenziale accertare la sensibilità dei microrganismi patogeni. Monitorare la funzionalità epatica durante terapie prolungate, poiché può causare epatotossicità colestatica. Usare con cautela in pazienti con preesistenti condizioni epatiche o renali. Può prolungare l’intervallo QT e predisporre ad aritmie cardiache, particolarmente in pazienti con disturbi elettrolitici, bradicardia o concomitante uso di altri farmaci QT-prolunganti. In gravidanza, utilizzare solo se chiaramente necessario (categoria B FDA). Durante l’allattamento, valutare il rapporto rischio-beneficio poiché l’eritromicina viene escreta nel latte materno.
Contraindications
Ipersensibilità nota all’eritromicina o ad altri antibiotici macrolidi. Controindicata in pazienti con storia di epatite indotta da eritromicina o altri macrolidi. Sconsigliata in pazienti con grave insufficienza epatica. Evitare l’uso concomitante con farmaci metabolizzati dal CYP3A4 che presentano un stretto indice terapeutico (cisapride, pimozide, ergotamina) a causa del rischio di tossicità da accumulo. Precauzione estrema in pazienti con sindrome del QT lungo congenita o acquisita.
Possible side effect
Gli effetti avversi più comuni includono disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea, dolore addominale, crampi) che si verificano nel 10-15% dei pazienti. Reazioni di ipersensibilità cutanee (rash, orticaria) in circa il 3% dei casi. Epatotossicità colestatica, generalmente reversibile alla sospensione del farmaco. Perdita dell’udito transitoria, specialmente ad alte dosi o in pazienti con insufficienza renale. Prolungamento dell’intervallo QT e aritmie cardiache in casi rari. Colite pseudomembranosa da Clostridium difficile. Reazioni anafilattiche estremamente rare.
Drug interaction
L’eritromicina inibisce il citocromo P450 3A4, portando a potenziali interazioni significative. Aumenta i livelli plasmatici di teofillina, carbamazepina, ciclosporina, warfarin, digossina, statine metabolizzate dal CYP3A4 (simvastatina, atorvastatina), benzodiazepine, sildenafil e molti altri farmaci. L’associazione con farmaci che prolungano l’intervallo QT (antiaritmici di classe IA e III, antipsicotici, antidepressivi triciclici, fluorochinoloni) aumenta il rischio di aritmie cardiache. Gli antiacidi, gli antagonisti H2 e gli inibitori della pompa protonica possono ridurre l’assorbimento dell’eritromicina. Potenzia l’effetto tossico dell’ergotamina e della diidroergotamina.
Missed dose
In caso di dimenticanza di una dose, assumere non appena possibile. Tuttavia, se è quasi l’ora della dose successiva, saltare la dose dimenticata e continuare con il normale schema posologico. Non raddoppiare la dose per compensare quella dimenticata. Mantenere intervalli regolari tra le dosi è fondamentale per garantire concentrazioni plasmatiche costanti e ottimizzare l’efficacia antibatterica.
Overdose
La tossicità da sovradosaggio di eritromicina si manifesta principalmente con sintomi gastrointestinali severi (nausea, vomito, diarrea). In casi gravi, può verificarsi tossicità epatica acuta con ittero colestatico e transaminasi elevate. Possibile perdita dell’udito reversibile. Il trattamento è sintomatico e di supporto, con monitoraggio delle funzioni epatica e renale. Non esiste un antidoto specifico. L’emodialisi non è efficace per l’eliminazione dell’eritromicina data l’elevato legame proteico e l’esteso metabolismo epatico.
Storage
Conservare a temperatura ambiente (15-30°C) in contenitore ben chiuso, al riparo da luce e umidità. Le sospensioni ricostituite sono stabili per 14 giorni a temperatura ambiente o in frigorifero. Non congelare. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Le formulazioni topiche richiedono analoghe condizioni di conservazione. Verificare la data di scadenza prima dell’uso e smaltire appropriatamente i farmaci scaduti.
Disclaimer
Le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e non sostituiscono il parere medico professionale. La prescrizione di eritromicina deve essere effettuata esclusivamente da personale medico qualificato dopo accurata valutazione delle condizioni del paziente e della sensibilità batterica. L’uso inappropriato o non necessario di antibiotici contribuisce allo sviluppo di resistenze antimicrobiche. Seguire scrupolosamente le indicazioni del medico riguardo posologia, durata del trattamento e modalità di somministrazione.
Reviews
L’eritromicina rimane un antibiotico di valore nella pratica clinica, particolarmente apprezzato per il suo ruolo come alternativa nelle allergie alle penicilline. Gli studi evidenziano un’efficacia del 85-90% nelle infezioni respiratorie da patogeni sensibili, sebbene la resistenza batterica sia in aumento in alcuni ceppi di streptococchi e stafilococchi. Nella terapia dell’acne, dimostra un miglioramento significativo nel 70-80% dei casi dopo 8-12 settimane di trattamento. La tollerabilità generale è buona, con effetti avversi gastrointestinali che rappresentano la principale causa di sospensione precoce della terapia. L’emergenza di resistenze e il profilo di interazioni farmacologiche ne limitano l’uso in alcune popolazioni di pazienti.


