| Dosaggio del prodotto: 5mg | |||
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Sinonimi | |||
Bystolic: Controllo Ipertensivo con Selettività Beta-1
Bystolic (Nebivololo) rappresenta un beta-bloccante di terza generazione, progettato per il trattamento dell’ipertensione arteriosa. La sua peculiare selettività per i recettori beta-1 adrenergici cardiaci, unita alla proprietà di stimolare la produzione di ossido nitrico, lo distingue nel panorama terapeutico antipertensivo. Questo profilo farmacologico si traduce in un’efficace riduzione della pressione sanguigna con un impatto metabolico generalmente favorevole e un profilo di effetti collaterali spesso migliorato rispetto ai beta-bloccanti tradizionali. L’approccio mirato di Bystolic offre un’opzione terapeutica moderna per il management a lungo termine dell’ipertensione essenziale.
Caratteristiche
- Principio attivo: Nebivololo cloridrato
- Classe farmacologica: Beta-bloccante altamente selettivo per i recettori β1
- Meccanismo d’azione: Antagonista dei recettori beta-1 con proprietà vasodilatanti mediate da ossido nitrico
- Biodisponibilità: 12% in metabolizzatori estensivi, 96% in metabolizzatori poveri
- Emivita: 12-19 ore
- Legame proteico: 98%
- Metabolismo: Epatico (citocromo P450 2D6)
- Eliminazione: Principalmente urinaria (38%) e fecale (44%)
- Forme farmaceutiche: Compresse da 2,5 mg, 5 mg, 10 mg, 20 mg
Benefici
- Riduzione efficace della pressione arteriosa sistolica e diastolica con meccanismo d’azione duplice
- Profilo emodinamico favorevole con riduzione della resistenza vascolare periferica
- Minore incidenza di effetti collaterali metabolici (dislipidemia, insulinoresistenza) rispetto ad altri beta-bloccanti
- Basso impatto sulla funzione sessuale maschile rispetto ad altri agenti della stessa classe
- Effetto cardiprotettivo attraverso la riduzione della frequenza cardiaca e del consumo di ossigeno miocardico
- Migliore tollerabilità generale con incidenza ridotta di affaticamento e freddezza degli arti
Utilizzo comune
Bystolic è indicato per il trattamento dell’ipertensione arteriosa essenziale negli adulti. Può essere utilizzato in monoterapia o in associazione con altri agenti antipertensivi, particolarmente quando è desiderabile una riduzione della frequenza cardiaca o quando sono presenti comorbidità come angina pectoris, scompenso cardiaco (in stadi selezionati) o stati ipercinetici. La sua selettività beta-1 lo rende particolarmente adatto per pazienti con comorbidità metaboliche o respiratorie, dove i beta-bloccanti non selettivi potrebbero essere controindicati.
Dosaggio e somministrazione
Il dosaggio iniziale raccomandato è di 5 mg una volta al giorno, da assumere preferibilmente alla stessa ora ogni giorno, con o senza cibo. La dose può essere aumentata a intervalli di 2 settimane fino a un massimo di 40 mg al giorno, in base alla risposta pressoria e alla tollerabilità. Nei pazienti anziani o in quelli con insufficienza renale lieve-moderata (clearance della creatinina >30 mL/min) non sono generalmente necessari aggiustamenti posologici. Nei pazienti con insufficienza epatica grave (Child-Pugh C) la dose iniziale non dovrebbe superare i 2,5 mg al giorno. La sospensione del trattamento dovrebbe essere graduale, riducendo la dose nell’arco di 1-2 settimane per evitare fenomeni di rimbalzo.
Precauzioni
Prima di iniziare il trattamento con Bystolic, valutare la funzione epatica e renale. Monitorare la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa durante il titolazione del dosaggio. Usare cautela nei pazienti con vasculopatie periferiche per il possibile peggioramento dei sintomi ischemic. Nei pazienti diabetici, monitorare regolarmente la glicemia poiché Bystolic può mascherare alcuni segni di ipoglicemia (tachicardia). Considerare la possibilità di bradicardia sintomatica in pazienti con disturbi della conduzione cardiaca. Evitare l’uso concomitante con altri farmaci bradicardizzanti. Nei pazienti con feocromocitoma, utilizzare solo dopo adeguato blocco alfa-adrenergico.
Controindicazioni
Sindrome del seno malato, blocco seno-atriale di secondo o terzo grado in assenza di pacemaker funzionante. Bradicardia grave (frequenza cardiaca <50 bpm). Shock cardiogeno, scompenso cardiaco scompensato che richiede terapia inotropa. Insufficienza epatica grave (Child-Pugh C). Ipersensibilità accertata al nebivololo o ad eccipienti. Asma bronchiale grave o broncopneumopatia cronica ostruttiva in fase acuta. Ipotensione sintomatica.
Possibili effetti collaterali
Molto comuni (>10%): Cefalea, affaticamento. Comuni (1-10%): Bradicardia, vertigini, dispnea, edema periferico, nausea, diarrea, costipazione, insonnia. Non comuni (0,1-1%): Ipotensione ortostatica, disturbi della conduzione cardiaca, vasodilatazione, crampi muscolari, eruzioni cutanee. Rari (0,01-0,1%): Sindrome di Raynaud, depressione, allucinazioni, peggioramento dell’insufficienza cardiaca. Molto rari (<0,01%): Reazioni di ipersensibilità, disfunzione erettile.
Interazioni farmacologiche
Farmaci antiaritmici di classe I (chinidina, propafenone): Aumentato rischio di bradicardia e disturbi della conduzione. Calcio-antagonisti bradicardizzanti (verapamil, diltiazem): Effetto additivo sulla conduzione AV e sulla contrattilità miocardica. Digossina: Aumento dei livelli plasmatici di digossina. FANS: Possibile riduzione dell’effetto antipertensivo. Insulina e ipoglicemizzanti orali: Potenziamento dell’effetto ipoglicemizzante e mascheramento dei segni di ipoglicemia. Inibitori del CYP2D6 (chinidina, fluoxetina, paroxetina): Aumento delle concentrazioni plasmatiche di nebivololo.
Dose dimenticata
Se viene dimenticata una dose, assumerla non appena possibile, a meno che non sia quasi l’ora della dose successiva. In questo caso, saltare la dose dimenticata e continuare con il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. L’omissione occasionale di una dose generalmente non compromette il controllo pressorio a lungo termine, ma un uso irregolare può ridurre l’efficacia del trattamento.
Sovradosaggio
I sintomi da sovradosaggio includono bradicardia grave, ipotensione, insufficienza cardiaca acuta, broncospasmo e ipoglicemia. Il trattamento è sintomatico e di supporto. In caso di bradicardia: atropina EV; se non risponde, considerare isoproterenolo o pacing cardiaco temporaneo. Per ipotensione: fluidi EV e vasopressori (adrenalina, noradrenalina). Per broncospasmo: beta2-agonisti per via inalatoria o parenterale. L’emodialisi non è efficace data l’elevata legame proteico.
Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 30°C, in ambiente asciutto e al riparo dalla luce. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non utilizzare dopo la data di scadenza indicata sulla confezione. Le compresse devono essere conservate nella confezione originale per proteggerle dall’umidità. Non gettare i medicinali nell’acqua domestica o nei rifiuti domestici.
Avvertenza
Bystolic è un farmaco soggetto a prescrizione medica. Le informazioni fornite hanno scopo informativo e non sostituiscono il parere del medico. Il trattamento deve essere intrapreso solo sotto controllo medico. Non modificare il dosaggio senza consultare il medico. Durante il trattamento evitare l’uso di alcolici e attività che richiedono prontezza di riflessi fino a quando non si conosce la risposta individuale al farmaco.
Recensioni
Gli studi clinici dimostrano che Bystolic raggiunge il controllo pressorio nel 60-70% dei pazienti ipertesi, con riduzioni medie della pressione sistolica di 12-15 mmHg e diastolica di 8-10 mmHg. I pazienti riportano generalmente una buona tollerabilità, con minore incidenza di effetti collaterali tipici dei beta-bloccanti (affaticamento, impotenza) rispetto a molecole di prima generazione. I medici apprezzano il profilo emodinamico favorevole e la possibilità di utilizzo in pazienti con comorbidità metaboliche. Tuttavia, alcuni pazienti possono sperimentare bradicardia sintomatica, specialmente durante la fase di titolazione.
