Prograf

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Sinonimi

Prograf: Immunosoppression Mirata per il Rifiuto d'Organo

Prograf (tacrolimus) è un farmaco immunosoppressore di prima scelta ampiamente utilizzato nella prevenzione del rigetto acuto in pazienti sottoposti a trapianto d’organo solido. Appartenente alla classe degli inibitori della calcineurina, agisce selettivamente sui linfociti T, modulando la risposta immunitaria con un profilo di efficacia clinicamente validato. La sua formulazione consente un dosaggio personalizzato in base ai parametri ematici del paziente, garantendo un controllo terapeutico ottimale nel lungo termine. Prograf rappresenta un cardine fondamentale nei protocolli immunosoppressori post-trapianto, supportando la sopravvivenza dell’innesto e migliorando gli outcomes clinici.

Caratteristiche

  • Principio attivo: Tacrolimus monoidrato
  • Formulazioni disponibili: capsule da 0,5 mg, 1 mg, 5 mg; polvere per sospensione orale
  • Meccanismo d’azione: inibitore della calcineurina con specificità per i linfociti T
  • Emivita: 12 ore (range 8-40 ore)
  • Biodisponibilità: ~25% (variabile in base alla formulazione e all’assunzione con cibo)
  • Metabolismo epatico principalmente tramite CYP3A4/5
  • Monitoraggio obbligatorio: concentrazioni ematiche trough (C0)

Benefici

  • Riduzione significativa dell’incidenza di rigetto acuto nei primi 12 mesi post-trapianto
  • Profilo di efficacia superiore rispetto ad altri immunosoppressori in studi comparativi
  • Dosaggio personalizzabile in base al monitoraggio terapeutico dei livelli ematici
  • Possibilità di riduzione della dose di corticosteroidi associati
  • Supporto alla sopravvivenza a lungo termine dell’innesto trapiantato
  • Opzione di formulazione in sospensione orale per pazienti pediatrici o con difficoltà di deglutizione

Utilizzo comune

Prograf è indicato per la profilassi del rigetto d’organo in pazienti adulti e pediatrici sottoposti a trapianto di fegato, rene o cuore. Viene generalmente avviato nelle immediate fasi post-operatorie, spesso in combinazione con altri agenti immunosoppressori secondo protocolli stabiliti. L’utilizzo può estendersi a trapianti di polmone, pancreas e intestino in contesti specialistici, basandosi su evidenze cliniche e linee guida specifiche. Il trattamento è tipicamente continuativo, con necessità di mantenimento a lungo termine sotto stretto monitoraggio specialistico.

Dosaggio e somministrazione

Il dosaggio di Prograf deve essere strettamente individualizzato in base al tipo di trapianto, al profilo del paziente e ai livelli ematici target. Per trapianto epatico: dose iniziale 0,10-0,20 mg/kg/die in due somministrazioni orali. Per trapianto renale: 0,15-0,30 mg/kg/die. I livelli trough target (C0) variano generalmente tra 5-15 ng/mL nelle prime settimane, con successivo aggiustamento a 5-10 ng/mL nel mantenimento. La somministrazione va effettuata a digiuno, almeno 1 ora prima o 2-3 ore dopo i pasti, per garantire un assorbimento ottimale. Eventuali modifiche posologiche richiedono sempre rivalutazione dei livelli ematici dopo 2-3 giorni.

Precauzioni

Richiesto monitoraggio regolare dei livelli ematici di tacrolimus per evitare tossicità o sottodosaggio. Controlli frequenti di funzionalità renale, glicemia e pressione arteriosa sono essenziali. Attenzione particolare nei pazienti con insufficienza epatica per rischio di accumulo. Evitare gravidanza durante il trattamento mediante contraccettivi efficaci. Monitoraggio neurologico per possibili disturbi come tremori, cefalea o convulsioni. Precauzioni aggiuntive in caso di esposizione a luce solare intensa per rischio di fotosensibilizzazione. Vaccinazioni con virus vivi controindicate durante la terapia.

Controindicazioni

Ipersensibilità accertata al tacrolimus o agli eccipienti della formulazione. Contemporanea somministrazione con ciclosporina per rischio di sinergia tossica. Utilizzo cautelativo in pazienti con iperkaliemia preesistente o significativa disfunzione renale non correlata al rigetto. Evitare l’uso in combinazione con farmaci a forte potenziale nefrotossico o neurotossico senza adeguato monitoraggio. Controindicazione relativa in presenza di neoplasie maligne attive non controllate.

Effetti collaterali possibili

  • Nefrotossicità: elevazione creatinina sierica, riduzione GFR
  • Ipertensione arteriosa: richiede spesso terapia antipertensiva concomitante
  • Disturbi metabolici: iperglicemia, iperkaliemia, ipomagnesiemia
  • Neurotossicità: tremori, cefalea, parestesie, raramente convulsioni
  • Gastrointestinali: diarrea, nausea, disturbi epatici
  • Aumentata suscettibilità a infezioni batteriche, virali e fungine
  • Potenziale aumento rischio di neoplasie cutanee e linfoproliferative

Interazioni farmacologiche

Farmaci che inducono CYP3A4 (rifampicina, carbamazepina, iperico) possono ridurre significativamente i livelli di tacrolimus. Inibitori del CYP3A4 (ketoconazolo, voriconazolo, claritromicina) aumentano le concentrazioni con rischio tossicità. Farmaci nefrotossici (aminoglicosidi, FANS) possono potenziare il danno renale. Antiacidi e inibitori di pompa protonica possono ridurre l’assorbimento. Interazioni significative con vaccini vivi attenuati. Monitoraggio intensivo richiesto con statine, anticoagulanti orali e antiaritmici.

Dose dimenticata

In caso di dimenticanza, assumere la dose il prima possibile se il tempo fino alla dose successiva è superiore a 8 ore. Se il tempo rimanente è inferiore a 8 ore, saltare la dose dimenticata e proseguire con il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose successiva. Segnalare al medico eventuali dimenticanze frequenti per valutazione dei livelli ematici e possibile aggiustamento terapeutico.

Sovradosaggio

I sintomi da sovradosaggio includono nausea grave, vomito, iperkaliemia, danno renale acuto e alterazioni neurologiche. Non esiste antidoto specifico. Il trattamento è sintomatico e di supporto, con monitoraggio intensivo di funzionalità renale ed elettroliti. In casi gravi può essere considerata la dialisi, sebbene l’efficacia sia limitata data l’elevata legame proteico e l’ampia distribuzione tissutale del farmaco.

Conservazione

Conservare a temperatura controllata tra 15-30°C, in contenitore ben chiuso, al riparo da umidità e luce diretta. La sospensione orale ricostituita è stabile per 28 giorni a temperatura ambiente. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione.

Avvertenza

Prograf è un farmaco soggetto a prescrizione medica limitativa, da utilizzare esclusivamente sotto controllo specialistico. Le informazioni fornite non sostituiscono il parere medico. Il paziente deve attenersi scrupolosamente alle indicazioni del centro trapianti di riferimento. Eventuali effetti collaterali devono essere immediatamente segnalati al medico curante.

Esperienze cliniche

Studi multicentrici randomizzati dimostrano tassi di sopravvivenza dell’innesto a 1 anno superiori all'85% con regimi basati su tacrolimus. I dati del registro italiano trapianti confermano un profilo di efficacia e sicurezza coerente con la letteratura internazionale. L’esperienza clinica ventennale supporta il ruolo fondamentale di Prograf nei protocolli immunosoppressori moderni, con particolare vantaggio nei pazienti a alto rischio immunologico. Il monitoraggio terapeutico ha ottimizzato l’utilizzo clinico, riducendo significativamente gli eventi avversi gravi.