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Cardura: Controllo Ipertensivo e Benessere Prostatico con Doxazosina
Cardura, il cui principio attivo è la doxazosina mesilato, rappresenta un farmaco di elezione appartenente alla classe degli alfa-bloccanti selettivi. La sua azione terapeutica si esplica attraverso il blocco dei recettori alfa-1 adrenergici situati nella muscolatura liscia vascolare e prostatica, determinando un rilassamento che conduce a una riduzione della pressione arteriosa e a un miglioramento del flusso urinario. Questo meccanismo d’azione mirato lo rende una soluzione efficace e ben tollerata per il trattamento dell’ipertensione arteriosa e dei sintomi dell’iperplasia prostatica benigna (IPB). La sua formulazione a rilascio modificato garantisce un profilo farmacocinetico ottimale, assicurando una copertura terapeutica costante nelle 24 ore con una singola somministrazione giornaliera, migliorando così l’aderenza alla terapia. Prescritto esclusivamente sotto controllo medico, Cardura si inserisce in un percorso terapeutico personalizzato volto a ripristinare e mantenere un equilibrio cardiovascolare e urologico ottimale.
Caratteristiche Principali
- Principio attivo: Doxazosina mesilato.
- Classe farmacologica: Antagonista selettivo dei recettori alfi-1 adrenergici.
- Formulazione: Compresse per uso orale, disponibili in diversi dosaggi (es. 1 mg, 2 mg, 4 mg).
- Meccanismo d’azione: Blocco competitivo dei recettori alfa-1 post-sinaptici, con conseguente vasodilatazione periferica e rilassamento della muscolatura liscia del collo vescicale e della prostata.
- Profilo farmacocinetico: Assorbimento completo dopo somministrazione orale, con un’emivita plasmatica che consente la somministrazione una volta al giorno. Metabolizzato a livello epatico ed eliminato principalmente per via fecale e urinaria.
- Indicazioni terapeutiche: Trattamento dell’ipertensione arteriosa (monoterapia o in associazione) e trattamento dei segni e sintomi dell’iperplasia prostatica benigna (IPB).
Benefici del Trattamento
- Controllo efficace della pressione arteriosa: Riduce la pressione sistolica e diastolica in modo significativo, contribuendo a diminuire il rischio a lungo termine di eventi cardiovascolari maggiori.
- Miglioramento della sintomatologia urinaria: Allevia rapidamente i sintomi ostruttivi (flusso debole, intermittenza, svuotamento incompleto) e irritativi (nicturia, urgenza, frequenza) associati all’IPB, migliorando la qualità della vita.
- Doppia indicazione terapeutica: Offre un vantaggio unico per i pazienti maschi che presentano contemporaneamente ipertensione e sintomi di IPB, permettendo di gestire entrambe le condizioni con un’unica molecola.
- Profilo lipidico favorevole: Studi clinici hanno dimostrato un effetto positivo sui lipidi plasmatici, con una modesta riduzione del colesterolo totale, delle LDL e dei trigliceridi.
- Miglioramento della sensibilità all’insulina: Può avere un effetto benefico sul metabolismo glucidico, aumentando la sensibilità dei tessuti all’insulina.
- Somministrazione conveniente: La posologia di una volta al giorno favorisce un’elevata aderenza alla terapia, elemento cruciale per il successo del trattamento cronico.
Utilizzo Comune
Cardura è indicato per due principali condizioni cliniche. Nell’ipertensione arteriosa, viene utilizzato per raggiungere e mantenere i valori pressori target raccomandati dalle linee guida internazionali. Può essere impiegato sia come monoterapia iniziale, specialmente in pazienti con ipertensione lieve-moderata, sia in terapia di associazione con altre classi di farmaci antiipertensivi (come diuretici, ACE-inibitori o calcio-antagonisti) per un controllo pressorio più intensivo. Nei pazienti con iperplasia prostatica benigna (IPB), Cardura è indicato per il trattamento dei sintomi del basso tratto urinario (LUTS). Agisce rilassando la muscolatura liscia della prostata e del collo vescicale, riducendo così l’ostruzione al deflusso dell’urina e alleviando sintomi come lo svuotamento incompleto, il flusso debole e interrotto, e l’aumento della frequenza minzionale sia diurna che notturna (nicturia). Il suo effetto sui sintomi è spesso percepibile già dopo poche settimane di trattamento.
Posologia e Modalità d’Uso
La posologia di Cardura deve essere stabilita individualmente dal medico curante e deve essere seguita scrupolosamente.
- Per l’ipertensione: Il trattamento inizia usualmente con 1 mg una volta al giorno. La dose può essere aumentata gradualmente, in base alla risposta pressoria del paziente, fino ad un massimo di 16 mg al giorno. Gli incrementi di dose (ad esempio a 2 mg, poi 4 mg, ecc.) dovrebbero avvenire non prima di 1-2 settimane per valutare la risposta completa e minimizzare il rischio di effetti collaterali, in particolare l’ipotensione ortostatica. La dose di mantenimento è solitamente compresa tra 2 mg e 8 mg al giorno.
- Per l’iperplasia prostatica benigna: La dose iniziale raccomandata è di 1 mg una volta al giorno. La dose può essere aumentata a 2 mg e successivamente a 4 mg e 8 mg se necessario, con intervalli di 1-2 settimane tra un aumento e l’altro, fino al raggiungimento di una risposta clinica soddisfacente. La maggior parte dei pazienti risponde ad una dose compresa tra 2 mg e 4 mg al giorno. La dose massima per l’IPB è di 8 mg al giorno.
- Popolazioni speciali: Nei pazienti anziani o in quelli con compromissione della funzionalità renale o epatica, il dosaggio deve essere attentamente titolato. Non è necessario un aggiustamento della dose per la sola età avanzata, ma la vigilanza deve essere maggiore.
- Modalità di assunzione: La compressa deve essere assunta per via orale, preferibilmente alla stessa ora ogni giorno, con un bicchiere d’acqua. Può essere assunta con o senza cibo. L’assunzione alla sera, prima di coricarsi, può aiutare a mitigare gli eventuali effetti collaterali vertiginosi iniziali.
È fondamentale non interrompere bruscamente la terapia senza aver consultato il medico.
Precauzioni per l’Uso
Prima e durante il trattamento con Cardura, è necessario considerare diverse precauzioni:
- “Effetto prima dose” (Ipotensione ortostatica): All’inizio del trattamento o dopo un aumento di dose, può verificarsi un marcato calo della pressione arteriosa, soprattutto al passaggio dalla posizione sdraiata o seduta a quella in piedi, con sintomi come capogiri, vertigini, palpitazioni e, in rari casi, svenimento (sincope). Per minimizzare questo rischio, la dose iniziale deve essere di 1 mg e assunta preferibilmente a letto la sera. I pazienti devono alzarsi lentamente da una posizione sdraiata o seduta.
- Pazienti con insufficienza epatica: Poiché la doxazosina è metabolizzata dal fegato, nei pazienti con gravi compromissioni epatiche il metabolismo del farmaco può essere alterato, richiedendo un uso estremamente cauto e un attento monitoraggio.
- Interventi chirurgici: In caso di intervento chirurgico programmato (compresa la chirurgia della cataratta), il chirurgo e l’anestesista devono essere informati dell’assunzione di Cardura, poiché può potenziare gli effetti dei farmaci antipertensivi utilizzati durante l’anestesia.
- Sindrome da sospensione: Sebbene rara, un’improvvisa interruzione della terapia può portare ad un rapido peggioramento dell’ipertensione o a una sindrome da rebound. La sospensione deve essere graduale e sotto supervisione medica.
- Angina pectoris: In pazienti con angina preesistente, è stato riportato un peggioramento dei sintomi all’inizio del trattamento.
- Pazienti anziani: Sono più suscettibili agli effetti ipotensivi del farmaco, richiedendo una titolazione della dose ancora più graduale.
Controindicazioni
L’uso di Cardura è controindicato nelle seguenti condizioni:
- Ipersensibilità nota al principio attivo (doxazosina mesilato) o a qualsiasi altro componente della formulazione.
- Ipersensibilità ad altri derivati della chinazolina (ad esempio, prazosina, terazosina).
- Stato di ipotensione arteriosa sintomatica.
- Insufficienza epatica grave.
- Incontinenza urinaria da overflow o ritenzione urinaria completa, dove il trattamento di scelta è il cateterismo o l’intervento chirurgico.
- Donne in gravidanza e durante l’allattamento: L’uso non è raccomandato a causa della mancanza di dati sufficienti sulla sicurezza.
Possibili Effetti Collaterali
Come tutti i farmaci, Cardura può causare effetti indesiderati, sebbene non tutti i pazienti li sperimentino. La maggior parte sono dose-dipendenti e tendono a diminuire con la prosecuzione della terapia.
- Molto comuni (≥ 1/10): Capogiri, cefalea, astenia (stanchezza).
- Comuni (≥ 1/100, < 1/10): Ipotensione ortostatica (soprattutto all’inizio del trattamento), sincope (svenimento), sonnolenza, vertigini, nausea, secchezza delle fauci, edema periferico (gonfiore a caviglie e piedi), dispnea (mancanza di respiro), rinite.
- Non comuni (≥ 1/1.000, < 1/100): Palpitazioni, tachicardia, dolore addominale, costipazione, diarrea, flatulenza, vomito, eruzioni cutanee, prurito, orticaria, dolore al torace, dolore dorsale, mialgia (dolori muscolari), crampi muscolari, poliuria (aumento della produzione di urina), disfunzione erettile, impotenza.
- Rari (≥ 1/10.000, < 1/1.000): Ittero colestatico, epatite, bradicardia (battito cardiaco lento), visione offuscata, priapismo (erezione prolungata e dolorosa, che richiede immediato intervento medico).
- Molto rari (< 1/10.000): Leucopenia (riduzione dei globuli bianchi), trombocitopenia (riduzione delle piastrine), iperglicemia.
In caso di comparsa di effetti collaterali gravi o persistenti, è necessario contattare immediatamente il medico.
Interazioni Farmacologiche
Cardura può interagire con altri farmaci, potenziandone o riducendone gli effetti. È fondamentale informare il medico di tutti i farmaci, fitoterapici e integratori assunti.
- Altri farmaci antipertensivi: L’associazione con diuretici, beta-bloccanti, calcio-antagonisti, ACE-inibitori o sartani può potenziare l’effetto ipotensivo, aumentando il rischio di ipotensione.
- Farmaci per la disfunzione erettile (PDE5 inibitori: Sildenafil, Tadalafil, Vardenafil): L’associazione può portare a un grave calo della pressione arteriosa. È controindicata.
- Farmaci che inibiscono il metabolismo epatico (CYP3A4): Farmaci come ketoconazolo, itraconazolo, ritonavir e claritromicina possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di doxazosina, aumentandone gli effetti e la tossicità.
- FANS: Farmaci antinfiammatori non steroidei (come ibuprofene o diclofenac) possono ridurre l’effetto antipertensivo di Cardura.
- Corticosteroidi: Possono antagonizzare l’effetto antipertensivo.
Cosa Fare in Caso di Dimenticanza di una Dose
- Se ci si ricorda entro poche ore dall’orario previsto, assumere la dose dimenticata appena possibile.
- Se è quasi l’ora della dose successiva, saltare la dose dimenticata e proseguire con la posologia regolare.
- Non raddoppiare mai la dose successiva per compensare quella dimenticata.
- In caso di dubbio, consultare il medico o il farmacista.
Sovradosaggio
In caso di assunzione accidentale di una dose eccessiva di Cardura, i sintomi principali saranno un’esagerazione dei suoi effetti farmacologici, principalmente una marcata ipotensione arteriosa che può manifestarsi con capogiri, stordimento, palpitazioni o sincope. Potrebbero verificarsi anche shock vascolare.
- Cosa fare: Porre immediatamente il paziente in posizione sdraiata con le gambe sollevate (posizione di Trendelenburg). Questo favorisce il ritorno venoso al cuore e può correggere l’ipotensione.
- Trattamento: Il trattamento è sintomatico e di supporto. Nei casi più gravi, può essere necessario il ricovero ospedaliero per la somministrazione di liquidi per via endovenosa e, se necessario, di vasocostrittori (come noradrenalina o dopamina). Non esiste un antidoto specifico.
- Importante: In caso di sospetto sovradosaggio, contattare immediatamente un centro antiveleni o recarsi al pronto soccorso, portando con sé la confezione del farmaco.
Conservazione
- Conservare il farmaco nella confezione originale, ben chiusa, per proteggerlo dall’umidità e dalla luce.
- Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
- Conservare a temperatura ambiente (inferiore a 30°C).
- Non utilizzare il farmaco dopo la data di scadenza indicata sulla confezione dopo “Scad.” o “EXP”.
- Smaltire i farmaci scaduti o non più necessari in modo appropriato, restituendoli in farmacia, senza buttarli negli scarichi domestici o nella spazzatura indifferenziata.
Avvertenza e Disclaimer
Le informazioni contenute in questa scheda hanno uno scopo puramente informativo e divulgativo e non sostituiscono in alcun modo il parere, la diagnosi o il trattamento prescritto dal medico curante o da uno specialista. Il contenuto non è esaustivo e potrebbe non includere tutte le informazioni sul prodotto. L’utilizzo di Cardura deve avvenire esclusivamente sotto prescrizione e controllo medico. L’automedicazione è pericolosa e assolutamente sconsigliata. Il medico è l’unica figura professionale in grado di valutare il rapporto beneficio/rischio per il singolo paziente, prescrivere il dosaggio corretto e monitorare la terapia. Il paziente non deve modificare la posologia o interrompere il trattamento senza aver prima consultato il proprio medico.
Recensioni ed Esperienze dei Pazienti (Sintesi Generica)
Le recensioni e le esperienze riportate dai pazienti su piattaforme online e forum specializzati riguardo a Cardura (doxazosina) tendono ad essere polarizzate, riflettendo l’efficacia del farmaco ma anche la sua tollerabilità individuale. Molti pazienti affetti da ipertensione riportano un controllo pressorio efficace e stabile, apprezzando la comodità della singola somministrazione giornaliera. I pazienti con IPB spesso descrivono un miglioramento significativo e rapido della sintomatologia urinaria, con un flusso più vigoroso e una riduzione della nicturia, che si traduce in un netto miglioramento della qualità del sonno e della vita quotidiana. Tuttavia, una parte consistente di utenti segnala la comparsa di effetti collaterali, in particolare capogiri, astenia e sonnolenza, specialmente durante le prime settimane di trattamento o in seguito ad un aumento di dose. Questi sintomi spesso si attenuano con il proseguimento della terapia, ma in alcuni casi portano all’interruzione del trattamento. L’“effetto prima dose” è ampiamente menzionato e molti consigliano l’assunzione serale per mitigarlo. È fondamentale ricordare che le esperienze personali sono altamente soggettive e non costituiscono una base per decisioni terapeutiche, che devono sempre essere affidate al proprio medico.
